Aumentare la centralità dell’export nella nostra economia, con un occhio particolare al Mezzogiorno, e la capacità di sfruttare la voglia del Made in Italy nel mondo, che sembra di nuovo in grande crescita.
Un valore aggiunto per il nostro Paese, un’opportunità di affermarne ancora una volta il valore delle eccellenze dei prodotti tricolore, e un modus operandi che, all’estero, gode di una considerazione sempre maggiore.
È record di sempre per l’export agroalimentare Made in Italy. Nei primi cinque mesi del 2021, le esportazioni dall’Italia hanno raggiunto lo storico valore di 17 miliardi.
Affidiamoci agli strumenti della Pianificazione Aziendale (Balanced Scorecard e Business Plan) per pianificare i nuovi assetti organizzativi ed economico-finanziari che derivano dalle molteplici sfide internazionali.
Sarà l’Italia la prima a creare una certificazione green per il vino sostenibile. Il nostro Paese, prima di ogni altro nell’Unione Europea, ha deciso di varare uno standard per indicare la sostenibilità del vino, con la creazione di una certificazione univoca che potrà essere inserita sull’etichetta, e diventerà a tutti gli effetti una indicazione di produzione.
Aumentano gli scambi mondiali, e il Made in Italy torna a viaggiare veloce. La crescita dell’export italiano non si ferma.
Arrivano nuove misure dalla Regione Emilia-Romagna per l’internazionalizzazione delle imprese. 4,3 milioni di euro stanziati per le aziende, per sostenere e accrescere il fenomeno in vista dell’Expo di Dubai, per sostenere le imprese, le filiere e il sistema fieristico.
Sembra salvo l’export del Made in Italy agroalimentare negli USA. Stop definitivo ai dazi aggiuntivi statunitensi che hanno colpito le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro.