Le esportazioni svolgono un ruolo importante nell'economia italiana, influenzando il livello di crescita economica, occupazione e, più in generale, di progresso raggiunto dal Paese.
Il Sud Italia resiste al (prevedibile) calo dell’export italiano nel 2020. Lo ha rivelato l’ultimo report firmato Sace, che ha indagato sull’andamento delle esportazioni di merci dal nostro Paese per l’anno solare appena concluso.
All’origine di ogni acquisto – e chi basa la propria attività sulla vendita di prodotti o servizi lo sa – c’è sempre la soddisfazione di un bisogno del cliente, di qualsiasi genere esso sia, qualunque sia la tipologia di azienda della quale stiamo parlando.
È delle figure professionali più moderne che popolano il contesto attuale del mondo del lavoro, e al contempo più ricercate, proprio in virtù della sua complessità.
Una delle figure più importanti per le vendite di un’azienda è il direttore commerciale, professionista chiave negli affari di un’organizzazione. Questo ruolo acquisisce particolare rilevanza in un’impresa che si occupa di commercializzare prodotti e servizi verso mercati esteri; pertanto, gli è richiesta una solida formazione nel settore export.
Uno degli elementi più importanti nel commercio è costituito dai canali di distribuzione, ovvero lo strumento attraverso il quale un prodotto o servizio passa dall’azienda che si occupa della produzione al consumatore finale.
L’Export del Made in Italy agroalimentare verso il Regno Unito è salvo anche dopo la Brexit. È notizia di fine 2020 quella che annuncia un accordo tra il nostro Paese e la quinta potenza economica mondiale e seconda in Europa, che nella classifica dei partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande occupa il quarto posto, dopo Germania, Francia e Stati Uniti.
Riparte la crescita dell’export italiano nel mese di novembre 2020 verso i Paesi extra Unione Europea. Gli scambi commerciali delle imprese del nostro Paese con le realtà estere riprendono ad aumentare, dopo una breve flessione segnata nel mese precedente.