Scopri i Master e Corsi che potrebbero Interessarti
L’Export della moda italiana torna quasi ai livelli pre-Covid
Crescita dei prezzi delle materie prime, modifiche dei regolamenti e dei rapporti internazionali, crisi energetica e pandemia.
Sono questi gli elementi che hanno dato filo da torcere negli ultimi due anni all’ export della moda italiana, ma il 2022 potrebbe essere considerato l’anno del riscatto, in quanto l’export della moda italiana sta tornando ad essere il secondo comparto industriale nazionale per fatturato, ai livelli pre-pandemia. Secondo la previsione di Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda Italiana, se si riuscirà a contenere la variante Omicron entro febbraio, alla fine di quest’anno riusciremo a recuperare tutte le perdite del 2020 e assestarci nuovamente sui 70 miliardi di euro di export registrati per il 2019.
Export della moda italiana: le statistiche del 2021 e le sfide per l’anno nuovo
Nel 2021 le esportazioni verso i primi dieci Paesi Ue ed Extra-Ue con cui commerciamo sono cresciute quasi del doppio. Il terzo trimestre dello scorso anno si è stabilizzato circa sui livelli del periodo corrispondente per il 2019 e sono stati recuperati circa 16 miliardi di euro.
Al fine di incrementare l’export della moda italiana nel nuovo anno è utile riflettere su nuove strategie. La strada da seguire prevede l’implementazione degli strumenti digitali, nonché maggiori investimenti sulla formazione di professionisti e agevolazioni per la riqualificazione e la crescita delle competenze dei lavoratori, sia sul piano digitale che in termini di sostenibilità.
Sarà fondamentale ragionare anche per ciò che concerne l’organizzazione dei magazzini al fine di evitare sprechi. Il futuro dell’export della moda italiana sembra tracciato: non resta che aspettarne gli sviluppi, con la speranza che possa confermare gli ottimi risultati raggiunti.
by
Redazione Export
