Fra chi azzarda anche delle percentuali di sviluppo si parla di ipotesi che vanno dal 2,5 al 2,8%.
Sono sempre più numerose le aziende dello Stivale che decidono di superare i nostri limiti geografici ed economici, per investire in imprese con sede all’estero e per diversificare in modo genuino il proprio portafoglio di investimenti.
Piace sempre di più la moda “Made in Milan” nel mondo, cresce la spesa all’estero per i nostri vestiti in un anno, quasi 5 miliardi, +8% secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano. Bene anche Bergamo e Brescia (+6%) e Lecco (+9%). Supera così i 9 miliardi in nove mesi l’export lombardo. Principali clienti sono: Francia, Hong Kong e USA. Crescita a due cifre per Canada (+20%), Corea (+18%) e Giappone (+13%).
Nell’ultimo decennio, le aziende alimentari italiane hanno saputo conquistare spazi sempre più rilevanti sui mercati internazionali portando le esportazioni a raggiungere livelli record.
Valorizzare il Made in Italy è un obiettivo primario per l’economia del nostro paese.