Un mercato con 1,3 miliardi di abitanti, per due terzi sotto i 30 anni di età, con un Pil in crescita a tassi superiori al 7%, i più alti tra le grandi economie, e con un Governo deciso a liberare l’enorme potenziale del Paese, attraverso programmi di riforme che investono in profondità il sistema economico e sociale del Paese. Questa è la grande “torta” delle opportunità che oggi l’India ha da offrire.
Assegnate le risorse del Programma Operativo Nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR per la realizzazione di un piano di interventi di promozione dell'export.
I mercati dei Paesi Emergenti continuano la loro corsa al rialzo e diventano possibili obiettivi per gli investitori. Tra i mercati più performanti si possono distinguere il Brasile e il Vietnam.
L’Unione Europea ha avviato una serie di profonde riforme in ambito doganale per facilitare gli scambi commerciali con il resto del mondo. Dal 1° maggio 2016 nei 28 Stati membri è entrato in vigore il nuovo pacchetto Codice Doganale dell’Unione, che comprende una serie di regolamenti che modificano il quadro di riferimento della procedura per il rilascio dello status di Operatore Economico Autorizzato (AEO) e i relativi benefici.
Secondo l’ultima rilevazione dati Istat, in termini tendenziali, a gennaio 2017 si rileva un aumento sia dell'import (+15,5%) sia dell'export (+13,3%), determinato principalmente dalla sostenuta crescita dell'interscambio con l'area extra Ue. Negli ultimi tre mesi l'export cresce congiunturalmente del 3,8%, con un incremento più ampio per i paesi extra Ue (+5,9%) rispetto a quelli Ue (+2,2%).
La spinta è arrivata da entrambi i binari (supporto all’internazionalizzazione e sostegno all’export), guardando al futuro, dall’integrazione con Sace e con le attività di export finance di Cassa depositi e prestiti, messa in pista nei mesi scorsi per dare vita al polo dell’export e dell’internazionalizzazione.
L'Osservatorio Economico sul commercio internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato le statistiche provvisorie relative all'import-export italiano nel 2016. I dati del MISE mostrano un export italiano in lieve crescita rispetto al 2015. La destinazione prediletta del made in Italy è l'Europa.
L'intervento che consiste in un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher o in un sostegno economico a copertura di servizi erogati per almeno 6 mesi alle imprese che intendono guardare ai mercati oltreconfine attraverso una figura specializzata, il cosiddetto "Temporary Export Manager" (TEM) incaricato di "studiare, progettare e gestire i processi e i programmi sui mercati esteri".