Internazionalizzazione, quasi 2000 le imprese beneficiarie dei voucher
Sono oltre 5.000 le richieste pervenute di usufruire dei contributi a fondo perduto a copertura delle spese per la collaborazione di Temporary Export Manager (TEM).
Di queste, quasi duemila le imprese beneficiarie. Le regioni dove la risposta è stata più significativa sono state: la Campania con quasi il 17% dei voucher assegnati per un importo complessivo di circa 5,8 milioni di euro, la Puglia con il 16% e un finanziamento complessivo di 5,3 milioni di euro, la Lombardia con il 15% e contributi per 5,7 milioni di euro, il Veneto che assorbe il 10% dei voucher per 3,8 milioni di euro.
Due le tipologie di voucher previste:
- Voucher early stage pari a 10.000 euro a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 13.000 euro;
- Voucher advanced stage pari a 15.000 euro, incrementabili fino a 30.000 euro, a fronte di un contratto di servizio con una società TEM del valore minimo di 25.000 euro.
La richiesta delle imprese si è concentrata su entrambe le tipologie, con una maggiore prevalenza per i voucher early stage che hanno riguardato il 57% dei casi.
Voucher per l’internazionalizzazione e misurazione delle performance
I voucher advanced stage sono una novità rilevante nello scenario delle misure agevolative. Questi infatti premiano le performance delle imprese che, dovranno dimostrare la crescita dei volumi di vendita all’estero in seguito all’utilizzo del voucher.
Il diffuso utilizzo di voucher advanced stage dimostra una propensione e disponibilità delle aziende a “farsi valutare” dimostrando i risultati concreti dell’utilizzo dello strumento voucher.
L’incremento della dotazione finanziaria e il contributo dei Fondi Europei - PON Imprese e Competività
La significativa partecipazione delle imprese è stata premiata lo scorso dicembre con un incremento della dotazione finanziaria che è passata da 26 milioni di euro a 38,3 milioni di euro.
Il PON Imprese e Competitività, per finanziare le istanze delle aziende con sede nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia ha incrementato, infatti, la propria dotazione mettendo a disposizione complessivamente 18 milioni di euro.
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Redazione Business School