In un mondo ossessionato dal successo e dalla perfezione, la paura di sbagliare può paralizzare. Tuttavia, è proprio attraverso gli errori che spesso emergono le più grandi innovazioni.
L'ambiente lavorativo sta subendo cambiamenti sostanziali, influenzato da fattori come flessibilità, cultura solidale e formazione. Queste trasformazioni sono state spinte ulteriormente dalla pandemia, secondo Nela Richardson, economista capo dell'ADP Research Institute. Il loro report "People at Work: A Global Workforce View" ha coinvolto 32.612 lavoratori in 17 paesi, inclusi oltre 2.000 in Italia.
In un'epoca caratterizzata da mutamenti rapidi e da un mercato del lavoro che evolve con costante dinamismo, il valore della formazione viene spesso messo in discussione.
L'impatto dell'intelligenza artificiale (AI) sul lavoro è un tema complesso e incerto, specialmente se si guarda oltre i prossimi 30 anni.
In molti ci parlano della passione come il motore principale della propria carriera, e non possiamo essere più d'accordo. È quella forza intrinseca che ci spinge a svegliarci ogni mattina, desiderosi di fare di più, di fare meglio, di superare ogni ostacolo che ci si pone davanti.
Nell'odierno mondo lavorativo in rapida evoluzione, il curriculum vitae rimane un punto fermo, un biglietto da visita per ogni professionista che ambisce a lasciare un segno. Ma come distilliamo anni di esperienza, competenza e passione in poche pagine di testo? Come sveliamo la nostra storia professionale in modo che risalti tra la folla?
In ambito HR (Risorse Umane), il termine "RAL" è spesso utilizzato per riferirsi al "Reddito Annuale Lordo." Il RAL rappresenta l'ammontare totale che un dipendente guadagna in un anno prima di eventuali detrazioni o imposte. È una misura finanziaria importante, soprattutto quando si tratta di negoziare salari, stipendi e pacchetti retributivi.
Nell'ambiente professionale contemporaneo, la retorica del fallimento è onnipresente. "Fallisci in avanti", "Ogni fallimento è un passo verso il successo" sono mantra che riecheggiano nei corridoi delle start-up, nelle aule delle business school e nelle pagine dei bestseller di autogestione.