Pace fiscale, saldo e stralcio cartelle: cos’è e come funziona per bollo auto e imprese
Tutto ciò che c’è da sapere su uno degli argomenti più diffusi in argomento tributario
Senza dubbio uno degli argomenti maggiormente trattati per quanto riguarda la materia tributaria. Quando si parla di tasse e imposte, da oltre un anno a questa parte si pensa a bollo auto, incentivi per le imprese, e a come funziona il ‘famoso’ saldo e stralcio delle cartelle esattoriali di Equitalia. La pace fiscale è una forma di condono della quale tante imprese in crisi e famiglie in difficoltà si interessano per cercare di estinguere i propri debiti.
Pace fiscale, che cos’è e come funziona
Prima di adoperare un’efficace trattazione della disciplina, occorre enunciare la definizione che l’Agenzia delle Entrate ha fornito ai fini di esprimersi in maniera ufficiale sull’argomento. La pace fiscale consiste in una serie di misure che consentono ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione con il Fisco, versando le imposte dovute senza applicazione di sanzioni e interessi.
La norma che ha istituito il condono fiscale – questa l’espressione con la quale spesso ci si riferisce alla pace fiscale – è il decreto legge n. 119 del 2018, che si inserisce nell’ambito della Legge di Bilancio 2019, la prima attuata dal Governo Conte.
Pace fiscale imprese e cittadini, i soggetti che ne hanno diritto
La legislazione in vigore prevede un vero e proprio intervento, fondato con il proposito di permettere ai contribuenti, quali privati cittadini, imprese, società di ogni dimensione, di provare a sanare la propria situazione debitoria nei confronti del fisco italiano.
Ma come funziona la pace fiscale? E, soprattutto, quali sono i soggetti che ne hanno diritto? Il già citato DL 119/2018 prevede che l’intervento avviene, in maniera precipua, per merito di quattro diverse opzioni:
- saldo e stralcio delle cartelle per i contribuenti con ISEE fino a 20000 euro;
- rottamazione ter delle cartelle;
- definizione agevolata delle liti tributarie pendenti;
- stralcio totale mini-cartelle fino a 1000 euro.
Vediamo nel dettaglio come funzionano le principali fattispecie che disciplinano la pace fiscale.
Saldo e stralcio pace fiscale, come funziona per le cartelle esattoriali
Il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali è una misura che si affianca alla rottamazione ter (che vedremo in seguito), e che prevede alcune condizioni particolari per i contribuenti. Si tratta di una serie di provvedimenti riservati alle persone fisiche in situazione di grave e comprovata difficoltà economica.
Al fine di stabilire con dei parametri oggettivi in cosa consista una condizione di questo tipo, il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali viene riservato a coloro i quali presentano una dichiarazione Isee non superiore a 20 mila euro o con in corso una procedura di liquidazione prevista dalla cosiddetta legge sul sovraindebitamento.
Con il saldo e stralcio, i debiti esattoriali derivanti dall’omesso versamento delle imposte dovute e dei contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni dei lavoratori autonomi Inps vengono pagati in forma ridotta. Il periodo di riferimento per questa tipologia di pace fiscale è quello che va dall’anno 2000 all’anno 2017.
Si tratta, come detto, di provvedimenti previsti per chi versi in gravi condizioni economiche comprovate dalla legge. Le varie opportunità di chiusura vengono determinate secondo dei parametri di reddito oggettivi:
- Isee fino a 8500 euro: 16% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo);
- Isee tra 8500,01 e 12500 euro: 20% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo);
- Isee tra 12500,01 e 20000 euro: 35% delle somme dovute (considerando capitale e interessi di ritardata iscrizione a ruolo).
L’Agenzia delle Entrate ricorda che: “Possono aderire al “Saldo e stralcio”, qualora sussistano i predetti requisiti volti ad attestare la situazione di grave e comprovata difficoltà economica, anche i contribuenti che hanno già aderito alla “rottamazione-bis” (Definizione agevolata prevista dal D.L. n. 148/2017) e sono decaduti per non aver versato, entro il 7 dicembre 2018 tempestivamente ed integralmente le rate del piano di Definizione”.
Saldo e stralcio scadenze: tutte le date
Ma quali sono le scadenze per effettuare il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali? La tabella con le date di riferimento va integrata con alcune informazioni indispensabili per poter beneficiare di questa tipologia di pace fiscale.
Innanzitutto, la prima scadenza da rispettare in maniera pedissequa è quella del 31 ottobre 2019. Entro questa data, infatti, i contribuenti riceveranno la comunicazione di accoglimento o mancato accoglimento della domanda effettuata. Nel caso in cui l’esito sia positivo, sarà presente nella stessa comunicazione l’ammontare complessivo delle somme dovute per l’estinzione dei debiti, l’ammontare rata per rata, le date di scadenza delle rate, e i bollettini per il pagamento.
La seconda scadenza da rispettare è quella del 30 novembre. Entro questa data i contribuenti dovranno effettuare il versamento. Questo può essere compiuto in un’unica soluzione o relativamente alla prima rata, pari al 35% dell’importo dovuto.
Queste le altre scadenze per il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali:
- 31 marzo 2020, versamento della seconda rata pari al 20% del dovuto;
- 31 luglio 2020, versamento della terza rata pari al 15% del dovuto;
- 31 marzo 2021, versamento della quarta rata pari al 15% del dovuto;
- 31 luglio 2021, versamento della quinta e ultima rata pari al 15% del dovuto.
Ricordiamo che il termine ultimo per presentare la domanda era fissato per mercoledì 31 luglio 2019.
Rottamazione ter cartelle: come funziona la definizione agevolata
La rottamazione ter delle cartelle esattoriali, altresì descritta come definizione agevolata, è una serie di misure aperte a tutti coloro i quali hanno contratto dei debiti con l’Agenzia delle Entrate per lo stesso periodo indicato per il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali.
Questa prevede la possibilità estinguere i debiti iscritti a ruolo contenuti nelle cartelle di pagamento, versando le somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. In questo caso la scadenza era fissata per il 30 aprile 2019.
Sebbene possano apparire come la stessa cosa, tra saldo e stralcio e rottamazione ter esistono alcune differenze fondamentali. Mentre con la definizione agevolata si decurtano interessi e sanzioni e si paga l’integrale importo originario della cartella, il saldo e stralcio prevede che venga pagata solo una percentuale di quest’ultima.
Inoltre, se la rottamazione ter include quasi tutte le tipologie di credito, al saldo e stralcio sono riservate esclusivamente Irpef e Iva. Inoltre, differentemente dal saldo e stralcio che, come detto, è previsto solo per persone in grave difficoltà economica, la rottamazione può essere effettuata da chiunque, a prescindere dalla propria situazione reddituale.
Pace fiscale bollo auto, ecco come funziona
Una delle fattispecie previste dal decreto legge 119/2018 è quella di poter applicare la pace fiscale anche al bollo auto. Nello specifico, il mancato pagamento della tassa automobilistica negli anni fra il 2000 e il 2010, secondo una sentenza della Corte di Cassazione del 2019, rientra nel decreto fiscale 2018.
In particolar modo, si include l’estinzione della cartella esattoriale emessa in conseguenza al mancato versamento dell’imposta perché compresa in quelle il cui importo ammonta fino a 1000 euro. Tuttavia, al momento solo la Regione Lombardia viene interessata da questa tipologia di pace fiscali. Le altre regioni, infatti, non vengono ancora investite del provvedimento.
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Redazione Alma Laboris