Come cambieranno i ruoli delle donne nel mondo del lavoro con l'incalzare della automazione industriale, della digitalizzazione delle attività e dell'intelligenza artificiale? Quali i settori maggiormente impattati e quali i paesi i cui questa richiesta di adattabilità al cambiamento sarà più urgente? Ce lo fotografa un recente studio di McKinsey.
La popolare rivista statunitense dedicata al business traccia le tre tendenze per il settore dell’anno solare appena iniziato. Con un elemento per certi versi sorprendente
Dalla compianta Nadia Toffa a come fare i costumi di carnevale, passando per ricerche sulle ragioni per cui è caduto il governo, alla domanda per occupare un posto da navigator: le ricerche più effettuate nel 2019.
Talento, caparbietà, una buona idea e anche un po’ di… intelligenza artificiale. La formula del successo di una startup, volendo è tutta qui. Questione di meningi, ma anche di algoritmo. Basta dare un’occhiata a quelle italiane che ce l’hanno fatta per capirlo: a dare forma compiuta a un’idea c’è quasi sempre un software più o meno sofisticato in grado di fare connessioni, aggregare dati, apprendere dall’esperienza e dalle richieste degli utenti.
Il creatore del World wide web, Tim Berners-Lee, e la sua Web Foundation hanno redatto il nuovo Contratto per il web, un manifesto che riassume azioni che governi, aziende e persone comuni che dovrebbero mettere in pratica per migliorare la qualità della vita online.
“Quando si parla di growth hacking marketing la gente pensa a trucchi, magie o scorciatoie di ogni tipo per ottenere risultati di business. Niente di tutto ciò. Il growth hacking avviene quando tutto il team lavora per consegnare valore al cliente con un prodotto o servizio. Non c’è crescita sostenibile quando ci sono ostacoli su questo processo”.
Il portale ChiefMarketer ci fornisce alcuni spunti interessanti: ecco alcuni trends chiave da considerare.
A.A.A. cercansi aziende con un’idea da realizzare, per portarle in garage e da lì sulle nuvole. Detto così fa un po’ strano, ma in soldoni è proprio quello che da qualche mese si propone Ibm: aiutare le aziende italiane a innovarsi, mettendogli a disposizione il suo know how tecnologico.