Alma Laboris Business School - 9 cose da fare per rendere il web un posto migliore, secondo l'uomo che l'ha creato

9 cose da fare per rendere il web un posto migliore, secondo l'uomo che l'ha creato

9 cose da fare per rendere il web un posto migliore, secondo l'uomo che l'ha creato

Il creatore del World wide web, Tim Berners-Lee, e la sua Web Foundation hanno redatto il nuovo Contratto per il web, un manifesto che riassume azioni che governi, aziende e persone comuni che dovrebbero mettere in pratica per migliorare la qualità della vita online.

Mai prima d’ora il suo (di internet, ndr) potere è stato più minacciato”, spiega Berners-Lee: “Le comunità vengono fatte a pezzi mentre pregiudizio, odio e fake news vengono diffusi online. I truffatori usano il web per rubare identità, gli stalker lo usano per molestare e intimidire le loro vittime e gli interessi acquisiti stanno sovvertendo la democrazia usando tattiche digitali intelligenti”.

Vedendo crescere un uso distorto della sua creatura, Berners-Lee nel 2018 ha chiesto a governi, aziende e cittadini di tutto il mondo di creare un piano per proteggere il web poiché è un importante strumento per il bene comune. A distanza di un anno il Contract For The Web è stato pubblicato e al suo interno sono racchiusi 9 principi da seguire per rendere internet un posto migliore e per sfruttare appieno le sue potenzialità in maniera corretta.

Secondo il contratto i governi hanno il compito di assicurarsi che tutti possano collegarsi a internet mantenendo sempre attiva e disponibile una connessione alla rete. Inoltre ogni governo è tenuto a rispettare e proteggere i diritti fondamentali della privacy dei dati online delle persone.

Le aziende invece hanno l’importante compito di rendere internet accessibile a tutti sia dal punto di vista infrastrutturale che tariffario. Il rispetto e la protezione della privacy dei dati online degli utenti è, anche per le aziende, uno dei tasselli fondamentali che il contratto per il web tiene a evidenziare. Infine alle aziende è affidato il compito di sviluppare tecnologie che supportino il meglio dell’umanità e che contemporaneamente ne sfidino il lato peggiore.

Per ultimi arrivano gli utenti, parte attiva e linfa vitale di internet. Anche per loro il contratto prevede dei punti da rispettare per far sì che internet possa svilupparsi nella maniera corretta. Innanzitutto la Web Foundation esorta gli utenti a essere creatori e collaboratori sul web in modo da non essere solo degli spettatori ma parte attiva della rete e, per far ciò, è necessario costruire delle community che rispettino il discorso civile e la dignità umana.

Infine gli utenti sono spronati a lottare per il web creando consapevolezza in merito alle minacce presenti in rete, opponendosi all’uso del web come arma da parte degli Stati e a supportare e condividere il Contratto per il web in modo che possa arrivare agli occhi dei politici e delle aziende e possa essere quindi sottoscritto anche da loro.

L’appello di Tim Berners-Lee è a unirsi per “sostenere il Contratto per il web. Perché il modo migliore per cambiare le priorità e le azioni di chi è al potere è parlarne da ogni angolo del mondo e richiedere il web che vogliamo”. Il contratto può essere sottoscritto come azienda o come individuo e in entrambi i casi il contributo è importante per dar valore al documento.

 

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