Nel corso dell’ultimo secolo l’economia è stata interessata, come del resto è nella natura di tutte le scienze sociali, da un continuo rinnovamento, che l’ha portata sempre più verso una vocazione e una dimensione prettamente concorrenziale, in base al principio del libero mercato.
Uno dei percorsi più scelti dagli studenti italiani, che vedono in questa facoltà un’opportunità per svolgere svariate professioni, ed intraprendere strade di natura eterogenea, seppur legate dallo stesso titolo accademico. La laurea in giurisprudenza è senza dubbio tra le strade che più frequentemente vengono battute all’interno del panorama universitario.
Le autorità di concorrenza dei Paesi del G7 (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti) e la Commissione Europea hanno presentato, nel corso dell’incontro che si è concluso a Chantilly, una posizione comune (Common Understanding) sulle questioni che l’economia digitale pone alla politica della concorrenza.
Un termine ormai entrato a far parte del linguaggio comune quando si parla di azienda è senza dubbio quello di corporate governance, anglicismo spesso utilizzato per indicare tutti gli aspetti connessi alla gestione d’impresa. Un concetto complesso e pieno di sfaccettature, ma indispensabile per comprendere a fondo alcune dinamiche di un ente o di un’organizzazione.
Un tema sul quale c’è un dibattito in corso ormai da diversi anni, che cattura l’attenzione di giuristi e appassionati in materia, ma anche dell’opinione pubblica, è senza dubbio quello della privacy, e in particolar modo della protezione e del trattamento dei dati personali.
L’art. 98 D.lgs. 117/2017 - meglio conosciuto come Codice del Terzo Settore - ha introdotto nel Codice Civile il nuovo art. 42-bis, il cui comma primo prevede la possibilità per le associazioni - riconosciute e non - e per le fondazioni, di operare reciproche trasformazioni, fusioni e scissioni, purché ciò non sia escluso dai rispettivi atti costitutivi e statuti.
In data 30 maggio 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il Garante per la protezione dei dati personali hanno avviato congiuntamente un’Indagine Conoscitiva per meglio comprendere le implicazioni per la privacy, la regolazione, la tutela del consumatore e l’antitrust, dello sviluppo dell’economia digitale e, in particolare, del fenomeno dei Big Data.
La Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (di seguito, Legge di bilancio 2018) ha introdotto un nuovo regime di tassazione per i redditi di capitale percepiti da persone fisiche al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa, in relazione al possesso di partecipazioni qualificate: a far decorso dalla medesima data, infatti, è venuta meno la distinzione tra partecipazioni qualificate e non qualificate, equiparando i livelli di imposizione sostitutiva al 26% per entrambe le due tipologie di partecipazioni.
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