Contratto internazionale, 4 rischi da evitare per l’esportazione dei prodotti
Ridurre al minimo quelli che sono i rischi correlati alle operazioni commerciali regolate da contratto internazionale è senza dubbio uno dei principali motivi di preoccupazione per gli italiani che annoverano tra i propri affari l’esportazione di prodotti all’estero.
Tra questi, l’avvocato Luca Davini, docente del Master per Giuristi d’Impresa della Business School Alma Laboris, ne ha individuati quattro, da cui fuggire per stipulare correttamente un accordo che sancisca la conclusione di un’operazione con l’estero.
Contratto internazionale, rischio di produzione e rischio commerciale: cosa sono e come evitarli
Come spiega l’avvocato Davini, è essenziale che un imprenditore che opera sui mercati esteri sia adeguatamente informato su quali siano i rischi legati a un’operazione. La base per la conclusione di un affare sicuro, spiega, consiste nella possibilità di adottare decisioni in maniera quanto più informata possibile.
I principali rischi connessi ad una operazione con l’estero, ad esempio un contratto di distribuzione internazionale, possono essere sintetizzati in diverse categorie. Il rischio di produzione potrebbe verificarsi allorché il compratore dovesse decidere di revocare l’ordine oppure di non ritirare la merce. Questo genere di rischio, soprattutto con riferimento a merce prodotta “su misura” per il cliente, può essere ridotto pattuendo in contratto il pagamento anticipato di una percentuale dell’importo totale, in grado di coprire il costo di produzione, oppure attraverso idonee garanzie.
Il rischio commerciale consiste nella eventualità di non ricevere oppure di ricevere in parte il pagamento del prezzo da parte del compratore. È possibile minimizzare questo genere di rischio in fase di trattative, assumendo il maggior numero di informazioni sulla controparte e pattuendo mezzi di pagamento idonei a garantire l’imprenditore di ricevere il prezzo della merce venduta.
Contratto internazionale, rischio di trasporto e rischio contrattuale: cosa sono e come evitarli
Accanto a queste due categorie di rischi, ve ne sono altrettante decisamente importanti da considerare quando si stipula un contratto internazionale. Il rischio di trasporto è il rischio connesso alla movimentazione della merce, con specifico riferimento al rischio di perimento della medesima e alla suddivisione dei costi connessi al suo trasporto. Per ridurre questo genere di rischi, occorre utilizzare correttamente i termini di resa Incoterms ed affidarsi a polizze assicurative ben strutturate e a vettori specializzati nei trasporti internazionali.
Il rischio contrattuale è connaturato alla natura internazionale dell’operazione. Esso consiste nella incertezza circa l’individuazione della legge che sarà applicata al contratto di vendita odi distribuzione della merce ad una controparte estera. Si tratta di un rischio che può essere evitato negoziando con la controparte un contratto scritto, chiaro e completo che contenga tutte le necessarie cautele per l’esportatore.
Ciò posto, spiega l’avvocato Davini, è bene precisare che non esiste un modello-tipo di contratto internazionale in grado di garantire una soluzione univoca per minimizzare i rischi citati, ma occorrerà di volta in volta:
- predisporre testi contrattuali redatti ad hoc per la singola operazione
- utilizzare modelli di conferme d’ordine contenenti tutte le necessarie cautele per l’esportatore
- redigere condizioni generali.
In tutti i casi occorrerà la valida accettazione della controparte estera sarà un requisito necessario per poter rendere efficaci gli strumenti contrattuali menzionati.
Avv. Luca Davini
(Docente del Master Giuristi d’Impresa)