Molto spesso chi lavora nell’ambito HR ha difficoltà nel dare dei feedback, anche se questi professionisti sono ben consapevoli dell’importanza che rivestono a livello aziendale proprio per l’identificazione e la correzione di eventuali problemi.
Il feedback è uno degli strumenti principali nella gestione delle prestazioni e il suo obiettivo è quello di ottenere risultati migliori, oltre, ovviamente, a migliorare esponenzialmente le prestazioni complessive dei dipendenti. Noi di Alma Laboris Business School abbiamo individuato le 5 tipologie più in uso: scopriamo insieme quali sono!
Le 5 tipologie di feedback
Che si tratti di un feedback positivo o negativo, capire tempi e modi è assolutamente fondamentale. Di solito questo momento avviene durante una conversazione, preferibilmente formale, organizzata nel rispetto della privacy tra il valutatore e la risorsa da valutare. Esistono poi differenti tipologie di feedback, ognuno con le caratteristiche.
- Feedback positivo: come suggerisce il nome, questo evidenzia tutto quello che di buono è stato fatto durante una determinata attività o durante un determinato periodo temporale. Funge da rinforzo positivo, pertanto è importante sottolinearlo anche di frequente in quanto può generare solo serenità, entusiasmo e produttività.
- Feedback negativo: quello più complesso da dare e da digerire, deve essere un momento di costruzione e non di “demolizione” in quanto l’obiettivo è quello di non replicare lo stesso errore.
- Feedback di 90°: questa analisi delle prestazioni viene eseguita dal manager o da chi occupa una posizione più alta della risorsa.
- Feedback a 180°: meno comune del precedente, ma è un modello che pian piano si sta imponendo anche in Italia. Questa tipologia prevede l’analisi di prestazioni o azioni specifiche e viene data da pari e cioè dagli stessi colleghi di team: può riguardare dei conflitti che si sono venuti a creare o può essere semplicemente utilizzata per “spingere” in termini di efficienza e produttività.
- Feedback a 360°: l’opzione più completa e anche la più rara, quantomeno sul nostro territorio nazionale. Per molti dipendenti dare feedback al proprio manager può essere veramente difficoltoso ma in realtà questo momento può essere davvero illuminante: molto spesso chi è ai vertici non riesce a cogliere certe dinamiche o certi elementi discordanti che finiscono per inficiare un progetto o l’andamento di un lavoro, pertanto questo metodo, se applicato con maggior frequenza, può portare a netti miglioramenti.