Risorse Umane: Unioncamere, le previsioni di occupazione nel I trimestre 2017
Un'assunzione su 5 tra quelle che le imprese hanno in programma nei primi tre mesi del 2017 può comportare qualche difficoltà a reperire le risorse umane adeguate.
Un rapporto reso pubblico da Unioncamere segnala che nei primi 3 mesi del 2017, per gli imprenditori, un’assunzione programmata su cinque è considerata “di difficile reperimento” (il 19,9%). Non emerge “una preparazione scolastica di qualità” ed a trovarsi maggiormente penalizzate sono le Pmi, le più obbligate a tenersi al passo con l’innovazione.
In un mondo del lavoro completamente trasformato, si assiste al paradosso di una continua disoccupazione, da un lato, e di una crescente difficoltà da parte delle imprese a identificare e trovare persone di talento, dall'altro.
Si taglia e si ristruttura, quando poi c'è da assumere è difficile trovare le persone giuste. Una criticità del mercato del lavoro che rende necessario un rafforzamento del dialogo tra istituzioni e mondo delle imprese al fine di favorire nuovi percorsi di istruzione, funzionali a determinare lo sviluppo di profili professionali effettivamente utili all’attuale sistema industriale ed economico. Da modello potrebbe fungere il lavoro svolto in questi anni da eccellenti business school italiane, impegnate nel leggere e prevedere il nuovo fabbisogno di risorse umane, in modo da soddisfarlo attraverso la formazione specialistica.
Al contempo, va rafforzato all’interno delle imprese l’impegno per la valorizzazione delle risorse junior, elevando gli investimenti in formazione e garantendo sempre più appropriati percorsi di training attraverso il coinvolgimento dei profili esperti, i cosiddetti follower, figure spesso trascurate in un decennio di caccia esasperata ai “talenti”.
Antonio CAMPITIELLO HR Manager di Alfa Recupero Crediti,
docente del Master "Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane"
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