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Colloqui di lavoro: cosa chiedere ai potenziali datori
Tutti, almeno una volta nella vita, ci siamo trovati davanti la possibilità di porre delle domande ai nostri potenziali datori di lavoro durante la fase finale di un colloquio. Tutti noi, quasi sempre, abbiamo mancato questa occasione.
I motivi? Agitazione, insicurezza, timidezza, nonché una strana forma di educazione figlia di un certo retaggio culturale per cui davanti alla possibilità di un lavoro, bisogna tacere per evitare di sembrare inopportuni o prepotenti.
In realtà non bisognerebbe perdere questa occasione perché con garbo e gentilezza, è possibile dipanare i propri dubbi e dimostrare all’azienda anche una certa curiosità circa la posizione che andrete a ricoprire e verso la crescita della stessa.
È importante quindi sfruttare questo momento non solo per ampliare le vostre conoscenze legate a remunerazione e principali responsabilità, ma anche per approfondire la storia aziendale e i valori etici e culturali su cui si fonda.
Ma cosa chiedere ai potenziali datori di lavoro? Abbiamo buttato giù una breve lista di quesiti, su cui è sempre utile riflettere.
- Quali sono i valori e gli obiettivi dell’azienda?
- Quali sono le vostre aspettative circa il mio ruolo?
- Quali sono le competenze che cercate per ricoprire questa funzione?
- Come mai il posto è vacante?
- Sono previste delle fasi di formazione?
- Può illustrarmi dettagliatamente quali sarebbero le mie responsabilità quotidiane?
- Esiste la possibilità di una progressione di carriera?
- Come si pone l’azienda sui temi della diversità e dell’inclusione?
Queste domande sono solo uno spunto per partire con il piede giusto. Qualsiasi siano le vostre curiosità ricordate sempre di porvi con decisione e gentilezza: un buon atteggiamento vi permetterà di accedere alle informazioni necessarie e chissà, magari anche di farvi capire che quella posizione è esattamente in linea per voi.
by
Redazione Business School
