Lavoro flessibile: una sfida per lavoratori e imprese
Il lavoro negli ultimi tre anni ha subito dei mutamenti innegabili: riappropriarsi dei propri spazi, ristabilire un contatto con i propri affetti, avere del tempo da destinare al riposo e ai propri interessi è diventato fondamentale, pertanto regole e obblighi si stanno pian piano allentando, lasciando spazio ad un nuovo modo di lavorare.
Il lavoro flessibile altro non è che la possibilità, riconosciuta dall’azienda ai propri dipendenti, di poter organizzare al meglio il proprio lavoro facendo scegliere spazi e tempi.
Vediamo insieme dettagliatamente in cosa consiste e quai sono i benefici per lavoratori e imprese!
I vantaggi del lavoro flessibile per le imprese
Differenti sono i vantaggi che il lavoro flessibile può apportare alle aziende. Il principale beneficio è certamente rappresentato dalla possibilità di risparmiare sui costi di gestione dei dipendenti.
Spese d’ufficio, consumi, internet, sono tutti costi che possono essere ridimensionati.
A ciò si aggiunge anche la possibilità di poter optare per uffici più piccoli, risparmiando anche per ciò che riguarda i costi immobiliari.
Il lavoro flessibile permette all’azienda di assumere anche risorse di differenti aree geografiche: questo rappresenta un valore aggiunto perché l’impresa potrà attingere dai migliori talenti disponibili.
I vantaggi per il lavoratore
Il lavoro flessibile genera nei dipendenti un maggiore coinvolgimento e una maggiore soddisfazione. Ridurre i tempi di percorrenza per raggiungere la sede, riappropriarsi dei propri hobby e delle proprie abitudini sembrano cose di poco conto, eppure diffondono benessere, promuovono una visione sana e inedita del lavoro che gli imprenditori e le aziende non possono più ignorare.
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Redazione HR