Onboarding aziendale: cos’è e perché è importante ai fini dell’inserimento dei neoassunti
L’onboarding aziendale è lo step immediatamente successivo all’assunzione dei candidati ed è un processo che viene solitamente espletato dalle Risorse Umane.
L’obiettivo è quello di presentare l’azienda nel migliore possibile alla risorsa e quello di seguire quest’ultimo fin quando non sarà ben inserito all’interno dell’azienda.
Come è facile intuire, questa fase è estremamente delicata in quanto il primo impatto in azienda finisce con l’influenzare gli atteggiamenti che il dipendente applicherà nei confronti dell’organizzazione. Ma come viene espletata questa frase? Perché è cosi importante? Scopriamolo insieme!
Cosa prevede l’onboarding per le risorse
Per fare in modo che l’onboarding riesca con successo, è fondamentale prestare ai neoassunti grande attenzione: innanzitutto bisogna trasmettere immediatamente ai candidati quelli che sono i principi aziendali, nonché gli strumenti e le competenze per diventare parte integrante del gruppo sia da un punto di vista culturale che organizzativo, in modo che possa operare con serenità, garantendo buone performance e validi risultati.
A differenza del processo di formazione, questa fase può durare anche 12 mesi e serve per creare e consolidare il legame con l’azienda.
Secondo recenti ricerche, un valido e strutturato processo di benvenuto aumenta del 60% circa la possibilità che il dipendente rimanga con l’organizzazione per almeno tre anni. Se un neo-dipendente non viene accompagnato nell’inserimento aziendale ci sono buone possibilità che diventi improduttivo o demotivato, e anche in tempi piuttosto rapidi!
Quando invece il neo-assunto riceve un supporto costante e adeguato fin dal primo momento sarà naturale vedere nell’ultimo arrivato un atteggiamento positivo, incentrato su impegno, proattività e dedizione.
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Redazione Business School