Ucraina, ecco come un’azienda ha assistito i suoi dipendenti nel conflitto del 2014
La guerra in Ucraina ha irrimediabilmente cambiato le vite di tutti noi. La preoccupazione per il conflitto in Est Europa, dettata dall’invasione da parte della Russia, è ormai la priorità di tutte le agende politiche nazionali e di quelle degli organismi sovranazionali.
Anche il mondo del lavoro in Ucraina, ovviamente, risente di una situazione drammatica: tutte le attività sono sospese per il conflitto. Ma torniamo indietro al 2014, quando nello stesso Paese scoppiò il conflitto del Donbass. In quel caso ci fu, nei datori di lavoro, la responsabilità di salvaguardare i propri dipendenti e di provvedere ai loro bisogni durante questa crisi.
Un’interessante intervista da parte del portale SHRM al fondatore e CEO di una tipografia commerciale specializzata in cartelle per presentazioni aziendali ha svelato in che modo, in questa situazione così assurda, un’azienda può comunque proteggere i propri lavoratori. Vladimir Gendelman è nato a Kharkiv, in Ucraina. La sua società ha sede a Pontiac, nel Michigan, ma impiega in Ucraina un team di sviluppatori software, grafici e ingegneri del controllo qualità.
“Quando è scoppiata la guerra in Ucraina nel 2014”, racconta Gendelman, “il nostro team aveva sede a Donetsk, l'epicentro del conflitto. Attraverso una combinazione di assistenza finanziaria e comunicazione costante, siamo stati in grado di portare ogni membro del team fuori dalla zona di conflitto e in un luogo sicuro all'interno dell'Ucraina”.
A chi gli crede come abbia potuto gestire un team remoto in una zona di conflitto: “Abbiamo stabilito più linee di comunicazione: è molto, molto importante, se una si interrompe, rimanere in contatto. La maggior parte delle linee di comunicazione passa attraverso Internet, quindi ci assicuriamo anche di avere i numeri di telefono di tutti nel caso in cui Internet si guasta, in modo da poter chiamare le persone direttamente”.
Cosa è stato fondamentale fare in tempi di guerra? “È determinante mantenere l'intero team connesso tra loro in modo che possano aiutarsi a vicenda. È molto importante capire che nella zona di conflitto devi fornire più supporto del solito”.
In che modo l'azienda ha supportato il personale ucraino per garantire la sicurezza a loro e alle loro famiglie? “Ci siamo consultati con un ex colonnello dell'esercito americano per un consiglio sulle tattiche militari e sui probabili obiettivi strategici in modo da poter guardare la mappa e vedere cosa era più pericoloso o meno pericoloso per i nostri dipendenti. E abbiamo condiviso queste informazioni con loro e fornito tutta l'assistenza possibile per allontanarli da aree più pericolose”.
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Redazione Business School