Diversity management, che cos'è: definizione, significato, esempi
Una delle ricchezze più importanti che il mondo di oggi può sfruttare per migliorarsi continuamente è la diversità. Un elemento che si presenta in molte forme, una commistione di diversi fattori e individui che compongono nel grande mosaico di persone e avvenimenti in cui viviamo.
Se sperimentarla nella propria vita quotidiana è fondamentale per migliorare la propria comprensione del mondo, nel contesto lavorativo la diversità, e in particolar modo la sua gestione, assume un valore imprescindibile. In altre parole, ogni azienda di successo dovrebbe adottare un diversity management efficace. Ecco che cos’è e perché è importante.
Che cos’è il diversity management?
Lo sforzo deliberato compiuto dai leader di un'organizzazione per assumere talenti diversi e supportare un ambiente di lavoro inclusivo. La valorizzazione e la protezione di ogni dipendente, utilizzando gli strumenti specifici per integrare le risorse e trarre il meglio dalla loro diversità.
Potremmo definire il diversity management con questi termini, una disciplina di grande attualità, che trova un’applicazione concreta in tutti i settori del mondo del lavoro di oggi. Tanto che gli esperti la descrivono come la chiave per la crescita nel mercato globale estremamente competitivo di oggi, caratterizzato da uno scambio di beni, servizi e persone particolarmente fitto.
Diversity management, significato e traduzione del termine
Il diversity management, per definizione, si compone di una serie di azioni organizzative che mirano a promuovere una maggiore inclusione di dipendenti di diversa estrazione nella struttura dell'organizzazione, attraverso politiche e programmi specifici, cercando di rispondere al meglio alla sempre crescente diversità delle risorse che compongono la forza lavoro di tutto il mondo.
Probabilmente non c’è traduzione migliore della parola diversity management di ‘gestione della diversità’, laddove per diversità non si intende diversificazione dell’attività dei dipendenti, ma il riconoscimento, la diffusione efficace e l'armonizzazione delle peculiarità delle singole risorse, per cercare di trarre il meglio dal loro potenziale.
Diversity management, perché è importante: esempi di politiche di successo
Le organizzazioni che capiscono in che modo raggiungere questo obiettivo saranno quelle che avranno un reale vantaggio sulle altre, e riusciranno a orientarsi al meglio nel panorama professionale del presente e dell’immediato futuro. Nei prossimi anni, le aziende che comprendono perché il diversity management è davvero così importante avranno un netto vantaggio quando si tratta di reclutare e assumere talenti.
Innanzitutto, le imprese che considerano la diversità come valore possono attingere a un pool più ampio di candidati tra cui scegliere, il che può portare a trovare profili più qualificati, in un tempo minore. Inoltre, dipendenti provenienti da ambienti diversi forniscono alle organizzazioni nuove idee e prospettive, aiutando le organizzazioni a comprendere di più sul proprio target, migliorando anche la soddisfazione del cliente che si interfaccerà sempre con persone di cultura ed estrazione diversa.
Un esempio efficace che spiega meglio di tutti perché è importante il diversity management è innanzitutto quello della tolleranza zero su comportamenti che possano ostacolare la diversità dei dipendenti, e addirittura discriminarla.
Così, il primo passo per stroncare le peggiori situazioni è quello di creare delle policy adeguate in tal senso, per assicurare che non vengano posti comportamenti discriminatori, offensivi, e che la diversità venga vista davvero come un valore.
Tuttavia, non esiste consiglio aureo migliore di quello che dice che, per implementare la diversità in azienda, è molto importante agire ‘alla base’: selezionare risorse provenienti da diverse estrazioni, etnie, paesi, che parlano lingue diverse, apre gli orizzonti e permette di abbracciare il cambiamento e di trarne vantaggio.
by
Redazione Risorse Umane