Alma Laboris Business School - Somministrazione lavoro, dal pacchetto Treu a oggi: supporto valido e utile per le funzioni HR

Somministrazione lavoro, dal pacchetto Treu a oggi: supporto valido e utile per le funzioni HR

Somministrazione lavoro, dal pacchetto Treu a oggi: supporto valido e utile per le funzioni HR

Dopo venti anni una breve disamina della somministrazione in Italia quale valido supporto per le funzioni HR, sia private che pubbliche. Valorizzare ulteriormente l'istituto può essere un vantaggio per il mercato del lavoro

 

Il lavoro interinale, prima, e somministrato, ora, ha già superato i 20 anni di permanenza nel diritto del lavoro italiano e tanta strada ancora deve fare. Prima entrato sotto traccia, come mera eccezione ancillare rispetto alle tipologie tipiche dei rapporti di lavoro, per poi essere a tutti gli effetti, oggi, una forma normale ed ordinaria dei rapporti di lavoro a termine. Ma oggi il settore ha anche migliaia di lavoratori interinali a tempo indeterminato.

Pacchetto Treu, è stata fatta tanta strada da allora

Tanta strada è stata fatta passando appunto dal Pacchetto Treu, in particolare la Legge 196/97, alla legge “Biagi” 30/2003 ed al relativo decreto attuativo D.lgs. 276/2003, per passare al Job Act, con il TU 81/2015, ed ora per le recenti e restrittive limitazioni del DL Dignità del luglio 2018, tralasciando altre norme susseguitesi nel tempo e che rendono evidente la complicazione specifica del diritto del lavoro italiano, che non riesce a metabolizzare nuove norme al punto di creare sempre un disagio interpretativo ed applicativo anche per effetto della continua evoluzione giurisprudenziale, sia ordinaria che di legittimità .

A prescindere dalle evoluzioni medio tempore intervenute e in fieri, vi è comunque un fatto fondamentale che il mercato e gli operatori riconoscono in generale: il lavoro mediante agenzia rappresenta oggi di fatto in Italia un driver importante, se non il più rilevante, sia per lavoratori che per imprese e datori di lavoro.

Agenzie per il lavoro, i principali datori in Italia: come funzionano in epoca di Covid-19

Le agenzie per il lavoro sono i principali datori di lavoro in Italia. E infatti i numeri sviluppati dal settore per le occasioni e le missioni di lavoro sono rilevanti. Ma è altrettanto importante la normativa legale e contrattuale di settore che hanno creato, senza stupore per settori più consolidati, un robusto sistema di welfare contrattuale gestito dalla bilateralità, dai due fondi specifici legale e contrattuale, Formatemi ed Epitema, che garantiscono a lavoratori ed imprese percorsi di formazione concreta per accesso al lavoro, supporto alla integrazione al reddito, assistenza e previdenza.

E in questo periodo di emergenza Covid-19 ha garantito, forse in modo più performante del sistema pubblico, integrazioni salariali a quasi 200.000 lavoratori. Un sistema che in oltre 20 anni, con una importante contrattazione collettiva nazionale e di secondo livello, che è, come si diceva, una prima porta di ingresso nel mondo del lavoro per giovani, ma anche di ricollocazione di lavoratrici e lavoratori espulsi dal mondo del lavoro, ovvero fasce deboli, svantaggiati o molto svantaggiati.

E la contrattazione collettiva è stata in grado di mitigare le limitazioni del DL Dignità trovando delle soluzioni negoziali tese a non fare espellere dal mercato del lavoro tantissime risorse. Il tutto coniugando le esigenze di approvvigionamento di lavoro di Imprese/Utilizzatrici, che ricevono dall’agenzia di lavoro, autorizzate da Ministero del Lavoro/Anpas, un valido supporto alle proprie funzioni HR nella ricerca di manodopera, anche qualificata.

Questo sistema, sviluppato da una rete capillare delle agenzie sul territorio che si è velocemente convertita anche con sistemi innovativi digitali in periodo di distanziamento sociale emergenziale, consente di essere tempestivo, efficace ed efficiente fornendo risposte adeguate.

In periodo di crisi, quale quella attuale, può sembrare un controsenso ad una lettura affrettata questa rappresentazione. Ma difatti non può esserlo a ben vedere. L’agenzia per il lavoro ha nella propria missione quella di intercettare bisogni ed esigenze che altrimenti rimarrebbero non espresse, sia per sul lato candidati che per le aziende. La forza è data dalla analisi delle esigenze e dalle risposte applicative conseguenti.

Funzioni HR, è auspicabile una sempre maggiore valorizzazione degli operatori

Il servizio per le funzioni HR è rilevante, in specie nelle fasi di ripartenza, ovvero nell’avvio di nuovi progetti dal manifatturiero, alla logistica, dal terziario ai servizi innovativi, al settore primario. La funzione di ricerca e selezione, anche non finalizzata alla sola somministrazione, è altrettanto funzione importante e sensibile per il vantaggio competitivo delle imprese che devono essere pronte per le nuove sfide del mercato.

A volte appare non comprensibile una lettura volta a demonizzare l’aspetto precario di questo mondo, che in effetti non lo è, se, a ben vedere, si riesce a visualizzare la flessibilità e la sicurezza che viene generata.

Non è un caso che il lavoro somministrato si trasformi poi in rapporti di lavoro stabile presso gli Utilizzatori, dopo una verifica delle competenze e delle esperienze dei lavoratori a termine somministrati. Senza tralasciare, come si diceva prima le migliaia di lavoratori somministrati che sono assunti nel tempo a tempo indeterminato dalle agenzie per essere collocati in missioni di staff leasing (somministrazione a tempo indeterminato) o di somministrazioni a termine di medio-lunga durata.

Le funzioni HR, non solo private ma anche quelle pubbliche, hanno a disposizione servizi mirati per le proprie esigenze nell’ambito di un quadro regolatori degli operatori autorizzati, presenti nell’Albo Informatico tenuto da Anpas, avvalendosi degli stessi nel rispetto della normativa di settore e dei contratti collettivi.

Sarebbe ed è auspicabile una sempre maggiore valorizzazione di detti operatori, oramai consolidati, in luogo di progetti alternativi che forse non sono del tutto congruenti con il mercato del lavoro italiano e per di più onerosi per la spesa pubblica.

Dott. Michele Regina

(Docente Master Gestione, Sviluppo e Amministrazione delle Risorse Umane)

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