Tre tendenze emergenti sul posto di lavoro che ogni leader dovrà affrontare nel 2020
Il ruolo sempre più preminente dell’intelligenza artificiale, la crescente importanza dei dipendenti, la necessità di ridefinire gli scopi aziendali: i risultati di alcune ricerche
Il passaggio dal 2019 al 2020, non solo prettamente da un punto di vista simbolico o numerico, segna il superamento di una linea di demarcazione che il 31 dicembre non ha separato semplicemente due anni solari, ma anche due decenni, che saranno innegabilmente differenti tra loro. Il mondo del lavoro del 2010 è profondamente diverso rispetto allo scenario che si prospetta per la prossima decade.
A tal proposito, alcune ricerche raccolte da Forbes hanno tracciato quali potrebbero essere tre tendenze dominanti nel 2020 per quanto riguarda il workplace, un termine anglofono dalla sfera semantica più complessa di quanto sembri, ma che può essere associato al significato di posto di lavoro.
Come cambierà il mondo professionale nei prossimi dieci anni? Innanzitutto, la presenza delle IA sarà sempre più dominante. Le intelligenze artificiali sono al momento implementate da oltre un terzo delle aziende; una ricerca effettuata da McKinsey svela che nel 2030 la percentuale salirà fino a superare il 70%. Le maggiori implicazioni riguarderanno le relazioni con i clienti, il reclutamento e l’assunzione del personale, e altri casi che quotidianamente i leader affrontano nel lavoro.
Considerare le esigenze dei singoli dipendenti, inoltre, sarà un aspetto fondamentale nel posto di lavoro del 2020. Altro concetto piuttosto complesso, l’esperienza del lavoratore, intesa come soddisfazione e impegno della risorsa nei confronti del suo lavoro. Questa è influenzata da una serie di variabili, dallo spazio dell'ufficio fisico alla salute mentale, fino alla flessibilità di orario e luogo di lavoro. Ciò al fine di migliorare il reclutamento e la fidelizzazione dei dipendenti, ma anche, ovviamente, i profitti derivanti dal business.
Terzo punto chiave è la sempre crescente necessità da parte delle aziende di essere animate da uno scopo ben preciso, che in inglese viene reso con una parola di grande bellezza: ‘purpose’, che significa ‘obiettivo’, ma anche ‘ostinazione’, rappresentando dunque la determinazione nel raggiungere un fine. I principi fondamentali delle attività, ossia la ‘dichiarazione sullo scopo di una società’, che spesso viene riassunta in ‘impatto sulla società’. Ma, mentre per quasi tutti gli imprenditori questo è alla base del lavoro quotidiano dell’azienda, secondo un rapporto PwC solo il 34% afferma che lo scopo guida effettivamente le proprie decisioni. Più che una tendenza, dunque, uno spunto per il futuro.
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Redazione Business School