Ricerca di lavoro online, smartphone o pc per inviare candidature? Le statistiche
Uno studio di PageGroup riporta i dati sui dispositivi preferiti dagli italiani per compiere attività di job research
Più computer, ma comunque smartphone. Crescita del mobile, ma ancora spiccata preferenza per pc. Desktop, più che schermo del cellulare. Qual è il mezzo che gli italiani usano per inviare le proprie candidature in Rete? Uno studio di PageGroup, azienda leader nelle risorse umane, ha indagato sull’utilizzo che fanno di Internet i potenziali candidati durante la ricerca di una nuova occupazione.
Dall’analisi effettuata dalla società leader mondiale nel recruitment emergono alcune statistiche davvero interessanti, fornite da Michael Page, Page Personnel e Page Executive, tre brand appartenenti alla medesima società. Tra queste, l’innegabile crescita che sta attraversando la job research tramite smartphone.
Stando a quanto riportato, infatti, dal 2018 al 2019 le persone che hanno ricercato un’occupazione tramite il proprio cellulare sono aumentate in maniera considerevole. Per la precisione, si registra un aumento del 23% per il brand Michael Page e ben del 34% per Page Personnel; quest’ultimo brand, probabilmente, gode del fatto che viene utilizzato prevalentemente dai più giovani, tradizionalmente più avvezzi all’utilizzo dello smartphone, non solo limitatamente a questo ambito.
Queste statistiche, come detto, si riferiscono alla fase di ricerca del lavoro. Ma cosa succede quando è il momento di inviare la propria candidatura? In questo caso, sembra che gli italiani preferiscano lavorare da desktop. A supporto di questa affermazione, il fatto che il tasso di conversione per Michael Page sia praticamente il doppio del dato relativo al mobile.
Una prevalenza ancora netta, dunque, ma che deve contemporaneamente far prendere atto che, sebbene la finalizzazione sia affidata ancora al desktop, le statistiche degli utenti connessi da smartphone, come detto, continuano a registrare una crescita.
È forse questo il dato più interessante: per evitare che i numeri rimangano fini a loro stessi, occorre che aziende e professionisti dell’ambito risorse umane colgano gli spunti del mercato del lavoro, e sviluppino soluzioni adeguate a evitare di agire seguendo strategie miopi.
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Redazione Alma Laboris