Alma Laboris Business School - Il posto in cui si lavora influisce sulla soddisfazione professionale

Il posto in cui si lavora influisce sulla soddisfazione professionale

Il posto in cui si lavora influisce sulla soddisfazione professionale

A rivelarlo è un focus diffuso dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, che ha illustrato i dati Istat relativi all’anno 2018

Lavorare a Verona, piuttosto che a Napoli, porta un tasso di soddisfazione professionale più alto. In alcune città, come Asti, il parametro fondamentale per giudicare il proprio rapporto con la professione che si svolge è la possibilità di fare carriera, in maniera decisamente maggiore rispetto a Teramo, ad esempio.

La geografia influisce in maniera determinante sulla soddisfazione sul posto di lavoro. È quanto emerge da uno studio diffuso a giugno dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro, elaborato sulla base dei dati Istat raccolti durante il 2018. Nella ricerca, spunti decisamente interessanti per quanto riguarda l’analisi di una possibile correlazione tra alcuni fattori geografici, o comunque legati al posto in cui si lavora, e la misura in cui un lavoratore è contento della propria professione.

In particolar modo, come accennato in precedenza, è Verona a guidare la classifica dei grandi comuni nei quali sono presenti più persone altamente soddisfatte del proprio lavoro. Ben il 65% degli occupati da 15 anni e oltre si dichiarano molto contenti della situazione lavorativa che vivono. Al secondo posto in questa speciale graduatoria si piazza Firenze, con un 57%, e immediatamente dopo Milano, che si ferma al 55,5%.

Spicca subito il fatto che la prima città del Sud in tal senso sia Catania, solo nona nella classifica generale, a 49,6%. Vanno decisamente male le metropoli: se a Palermo solo il 43,1% è altamente soddisfatto del proprio lavoro, Napoli si ferma appena al 39,7%, ben oltre sotto la media del 51,7%.

Soddisfazione sul posto di lavoro, i parametri utilizzati

Tanti i fattori presi in considerazione per questa analisi. Le variabili, infatti, sono guadagno, clima e relazioni di lavoro, opportunità di carriera, numero di ore lavorate, stabilità del lavoro, tempi di percorrenza tra casa e lavoro e interesse verso l’attività svolta. Al primo posto tra i parametri indicati, proprio quest’ultimo criterio: il 63,7% giudica positiva la sua situazione perché prova interesse per le mansioni che svolge. A breve distanza, i tempi di percorrenza del tragitto casa-lavoro (62%), ma anche il clima lavorativo e le relazioni con i colleghi (57,4%).

In media, il 55,3% dei lavoratori italiani si dichiara ampiamente soddisfatto. Se, come abbiamo visto, in genere le città del Nord occupano le posizioni più alte della classifica, con Bolzano al primo posto per quasi tutti i parametri. Molto influisce il tasso di occupazione, certo: facilmente immaginabile come si possa essere più soddisfatti nel caso in cui ci si trovi in una situazione più stabile. Ma questa analisi merita ulteriori considerazioni di stampo sociologico e psicologico.

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