Alma Laboris Business School - Come arrivare all'impostazione efficace del proprio curriculum vitae

Come arrivare all'impostazione efficace del proprio curriculum vitae

Come arrivare all'impostazione efficace del proprio curriculum vitae

Curriculum e proposizione efficace. Quali sono gli steps da dover affrontare prima di scrivere il proprio Curriculum Vitae, affinchè esso possa risultare interessante ed essere maggiormente considerato dalle aziende?

 

Il CV è il primo documento che arriva sul tavolo di un selezionatore. Esso ha, quindi, il potere di determinare la «prima impressione» e la scelta per una convocazione successiva a colloquio. Per questi motivi la corretta stesura dei suoi contenuti e la sua efficacia comunicativa sono essenziali per essere presi in considerazione in un mercato altamente competitivo.

 

Ma, prima di arrivare a scrivere il proprio Curriculum, è fondamentale fare alcuni passaggi, senza i quali si rischia che la candidatura rimanga generica ed anonima. Vediamone i principali:

Prima fase: ripercorrere ogni esperienza lavorativa passata e presente, per poi ricostruire la mappa delle competenze acquisite. Per questa fase sono richiesti metodo e dettaglio. Su un foglio di carta andremo a scrivere le principali attività che hanno caratterizzato ogni ruolo ricoperto, in modo da avere, alla fine dell’intero processo di analisi, una mappa completa di quelle che sono le nostre skills.

  • Oltre a far emergere aspetti della nostra professionalità che davamo per scontato, questo esercizio ci sarà utile per avere una visione completa di quanto possiamo offrire al mercato e di quali delle nostre competenze siano ad oggi più o meno appetibili.

Seconda fase: definire quali sono stati i risultati più significativi raggiunti nella nostra esperienza professionale. Il mercato ad oggi è estremamente competitivo e sono moltissime le persone che vivono una transizione di carriera o uno stato di disoccupazione. Questo significa che le aziende ricevono ogni giorno un numero altissimo di Cv e candidature. Diventa, quindi, fondamentale fare la differenza e trasmettere il proprio elemento distintivo, il valore aggiunto per il quale una società dovrebbe decidere di assumere proprio me.

Terza fase: selezionare dalla mappa delle competenze - che sarà emersa dall’analisi delle esperienze lavorative - quelle skills che sono maggiormente richieste dal mercato del lavoro, non solo attuale, ma anche prospettico. (ad esempio, in fase di assunzione le aziende guardano sempre di più alla cultura digitale del candidato/a, al know-how acquisito in tal senso e alla potenzialità/adattabilità della risorsa alle continue evoluzioni che il mercato richiede. Evidenziare questo expertise in fase di presentazione potrebbe rendere la nostra proposizione maggiormente efficace).

Quarta fase: non si può impostare un cv senza aver prima definito il proprio obiettivo professionale. Il Curriculum deve raccontare globalmente le esperienze professionali, ma si deve soffermare maggiormente su quelle coerenti con l’obiettivo lavorativo di chi scrive. Il selezionatore ad oggi, ricevendo un numero considerevole di candidature al giorno, fa una lettura veloce del cv e si sofferma sugli aspetti che più lo colpiscono o gli interessano per la posizione che sta gestendo.

 

Dilungarsi eccessivamente su aspetti che non sono utili ai fini della nostra proposizione, non farà altro che distoglierlo da quelli che sono, invece, gli elementi più coerenti con la posizione aperta o con le caratteristiche dell’azienda alla quale ci stiamo candidando.

Per «perimetrare» al meglio l’obiettivo professionale è necessario definire il ruolo per il quale ci vogliamo proporre, il tipo di azienda che maggiormente risponde alle nostre caratteristiche, comprendere quali sono i punti di forza che ci consentono di arrivare con maggiore probabilità all’obiettivo e gli elementi di debolezza che, invece, ci ostacolano nel suo raggiungimento.

Solo ora siamo pronti per iniziare ad impostare il nostro CV, tenendo sempre a mente in ogni tassello della sua «costruzione» le quattro fasi appena percorse:

  • Competenze;
  • Risultati raggiunti;
  • Match competenze/appetibilità sul mercato;
  • Obiettivo professionale.

Dott.ssa Marilù Anaclerio
(Docente del Master Gestione, Sviluppo ed Amministrazione delle Risorse Umane)

 

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