Alma Laboris Business School - Farmaci, dialogo Aifa-Antitrust per tutelare concorrenza e consumatori

Farmaci, dialogo Aifa-Antitrust per tutelare concorrenza e consumatori

Farmaci, dialogo Aifa-Antitrust per tutelare concorrenza e consumatori

 

Siglato un protocollo d’intesa tra l’Agenzia italiana del farmaco e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Negoziazione dei prezzi, pratiche commerciali scorrette, contraffazione e vendita online gli ambiti principali di collaborazione.

 

Massima vigilanza su negoziazione dei prezzi, contraffazione, vendita online e pratiche commerciali scorrette. Senza abbassare la guardia sui livelli di concorrenza nel mercato. A tutelare dei consumatori di farmaci e del settore che li sviluppa e produce. Sono questi alcuni degli obiettivi principali di un protocollo d’intesa siglato oggi dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm). Un’intesa “a tutto vantaggo dei cittadini-pazienti”, secondo il direttore generale dell’Aifa, Mario Melazzini, che spiega: “L’obiettivo è creare un circuito informativo tra le due istituzioni, soprattutto laddove c’è la possibilità di far emergere pratiche di mercato scorrette. Rafforzeremo dunque la vigilanza su concorrenza e pratiche di vendita”.

L’accordo di collaborazione prevede la “segnalazione reciproca di casi” in cui emergano ipotesi di violazioni di disposizioni di entrambe le autorità. In primo luogo, nell’ambito delle attività di negoziazione dei prezzi che l’Aifa “svolge in contraddittorio con le imprese farmaceutiche”. Ma anche in merito a “casi di contraffazione e/o di vendita a distanza di prodotti farmaceutici”. Prevista anche l’elaborazione comune di segnalazioni a Parlamento e Governo e la cooperazione nell’ambito di indagini conoscitive. A questo scopo, Aifa e Antitrust avvieranno un scambio di documenti, dati e informazioni, e costituiranno un tavolo di confronto e gruppi di lavoro tematici per arrivare a interpretazioni condivise sui settori di rispettiva competenza. Tra gli obiettivi, anche l’organizzazione di convegni e campagne di informazione verso i cittadini.

“Cooperiamo al servizio del cittadino, che è in questo caso è particolarmente vulnerabile, perché si parla di cure”, commenta il presidente dell’Agcm, Giovanni Pitruzzella, spiegando come la collaborazione avviata con Aifa sarà utile anche al mercato e alle imprese. Per il numero uno dell’Antitrust, il settore del farmaco è cruciale per l’economia e ha bisogno di certezze, stabilità, chiarezza delle regole e dei comportamenti. Le imprese del farmaco si muovono, precisa Pitruzzella, in un mercato che presenta sufficienti livelli di concorrenza. Ma è sempre bene tenere alto il livello di attenzione: in primavera, ad esempio, l’Antitrust ha concluso un’indagine conoscitiva sui vaccini, chiedendo un mercato più aperto e maggiore trasparenza sui costi.

Dal mondo dell’industria, l’intesa Aifa-Antitrust viene accolta così: “È un fatto positivo. È stato detto che bisogna continuare a vigilare, com’è giusto che sia. Ma è stato detto anche che siamo un settore regolamentato bene, dove la concorrenza c’è”, commenta il presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.

 

Protocollo Aifa-Antitrust, il sostegno di Federfarma alle campagne di informazione

“Il commercio illegale dei farmaci online e la contraffazione dei prodotti, due fenomeni molto collegati tra loro, costituiscono un danno enorme per la salute dei cittadini e per l’economia del Paese. Per questo, il protocollo di collaborazione firmato oggi dall’Agenzia italiana del farmaco e dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato è molto importante”.

Così la presidente di Federfarma, Annarosa Racca, commenta il protocollo siglato oggi a Roma da Aifa e Antitrust, annunciando la disponibilità delle farmacie italiane a dare un sostegno concreto alle “campagne di informazione per spiegare alla popolazione tutti i rischi dell’acquisto illegale sul web di farmaci che, come risulta dai controlli, solitamente non contengono i principi attivi indicati e non sono stati conservati nella maniera corretta”.

“Un messaggio che può essere veicolato attraverso le 18mila farmacie italiane in cui entrano ogni giorno 4 milioni di cittadini che hanno un rapporto di fiducia con il loro farmacista”, conclude Racca.

 

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