Medicina di precisione: cos’è e come funziona
Sebbene il concetto di Medicina di precisione non sia recente (risale, infatti, al 1952), solo negli ultimi anni, grazie anche allo sviluppo delle recenti tecnologie, quest’ultimo si è diffuso a macchia d’olio apportando grandi cambiamenti nella ricerca e nella cura di gravi patologie. Se la personalizzazione delle terapie apre a nuove possibilità, questo processo di sartorializzazione alimenta anche nuove discussioni e accesi dibattiti.
Definizione di questa branca della medicina
Per “Medicina di precisione” si intende quella branca della medicina che tiene conto delle differenze individuali del paziente per ciò che concerne la genetica, il microbioma, gli stili di vita e l’ambiente. Essa si basa quindi, sull’individuazione e l’analisi delle peculiari caratteristiche del singolo soggetto, attraverso l’ausilio di tecnologie sempre più avanzate e sempre più diversificate. Il fine di questa medicina è quello di individuare i trattamenti più idonei, soprattutto per la cura di quelle patologie che ancora oggi sono difficilmente curabili.
Partita dall’individuazione del profondo legame che intercorre tra genoma e neoplasie, la Medicina di precisione ha permesso la scoperta di nuovi farmaceutici e di nuovi trattamenti terapeutici, estremamente mirati. Se il governo americano è stato uno dei primi a cogliere le potenzialità offerte dalla medicina di precisione, in Europa, nonostante la spinta della Commissione Europea, quest’ultima fatica a imporsi: le difficoltà nascono dall’impossibilità di offrire in tempi brevi, evidenze derivate da ricerche strutturare e testate. Bisogna poi gestire con oculatezza le già scarse risorse finanziarie: il personale sanitario dovrebbe avere il tempo di potersi formare, in modo da applicare correttamente le nuove tecniche diagnostiche. L’auspicio per il futuro è che anche l’Europa possa mettersi al passo di Usa e resto del mondo!
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Redazione Farma