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Carenza di medicinali, l’Italia guida la Joint Action europea
È l’Italia a guidare la Joint Action europea sulla carenza di medicinali.
Con una nota ufficiale, AIFA ha reso noto di aver intrapreso un piano triennale per coordinare e armonizzare i sistemi nazionali esistenti con l’obiettivo di contrastare la penuria di farmaci.
Un progetto europeo, dal budget di circa 10 milioni di euro, che nasce nell’ambito del Programma europeo di Salute Pubblica ed è stato costruito dando priorità alla cooperazione tra istituzioni. A concorrere allo scopo, infatti, l’Agenzia Italiana del Farmaco, in collaborazione con i Centri Nazionali Sangue e Trapianti dell’Istituto Superiore di Sanità.
Un ruolo, quello di AIFA, leader nella proposta di azione congiunta europea. Ventuno Stati Membri dell’Unione, insieme alla Norvegia – unico stato non-UE presente – che compongono le ventisette autorità farmaceutiche e sanitarie europee; un’azione che copre quasi integralmente lo Spazio Economico Europeo.
In cosa consiste la Joint Action? Il programma fa riferimento al successo dell’esperienza di dialogo intersettoriale maturata al Tavolo Tecnico Indisponibilità o al Tavolo sulla disponibilità di immunoglobuline, per creare un network di esperti che possa risultare ampio e collaborativo. La valorizzazione degli strumenti esistenti e lo sviluppo di nuovi potrebbe essere, secondo l’indirizzo di Aifa, il mezzo per garantire la tempestività delle cure ai pazienti europei anche nel corso delle emergenze sanitarie.
Tante le azioni che verranno messe in campo, come ad esempio la richiesta ai legislatori di superare con urgenza le misure strettamente legate al contenimento dei costi, che possono indurre pericolose spirali discendenti dei prezzi dei farmaci generici. Il rischio, in tal senso, sarebbe la loro diminuzione rispetto al costo del prodotto.
by
Redazione Farma
