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Farma, entro il 2026 verranno stanziati 1500 miliardi di dollari in ricerca e sviluppo
Gli investimenti del Pharma in Ricerca e Sviluppo nel mondo stanno crescendo vertiginosamente: si ipotizza infatti una crescita del 25% entro il 2026.
L’Italia, forte della sua posizione di leadership nel campo della produzione farmaceutica, può concorrere nell’acquisizione di questi investimenti in R&S, incrementando gli 1,62 miliardi di euro investiti nel 2020, che già rappresentano circa il 13% del totale dell’industria manifatturiera in Italia. Per acquisire questi investimenti però resta fondamentale creare un terreno fertile che tenga conto delle innovazioni tecnologiche del settore, al fine di contrastare efficacemente i nostri competitor.
Attrattive made in Italy per l’ottenimento degli investimenti esteri
Nell’incontro 'L'innovazione in sanità come volano della ripresa economica e sociale del Paese', si è ampiamente discusso su quali politiche economiche, industriali ed economiche attuare, al fine di rendere maggiormente attrattiva la nostra nazione, agli occhi degli investitori esteri. L’esperienza del Covid-19 ci sta dimostrando ad oggi che diversificare la disponibilità e la proposta di più farmaci e vaccini, consente di scegliere le terapie più adatte e sicure per ogni tipologia di paziente. Il futuro del farmaceutico viaggia pertanto sul binario della personalizzazione, ed è importante incentivare la produzione di soluzioni differenti. Un esempio pratico di quanto appena evidenziato ci viene offerto dai vaccini Covid-19: fino a qualche anno fa la scelta sarebbe ricaduta sul prodotto esclusivamente più economico, mentre oggi abbiamo a disposizione ben 4 vaccini, ognuno con le sue caratteristiche, pertanto pensato ad hoc per tutte le tipologie di pazienti. Diversificare la proposta ovviamente richiede continue risorse, pertanto è di primaria importanza ricevere investimenti, al fine di incrementare e promuovere la ricerca.
by
Redazione Farma
