Marketing farmaceutico, l’ascesa della pubblicità nativa nel settore
Nel corso degli ultimi anni la pubblicità nativa ha conosciuto una grandissima crescita. I cosiddetti annunci nativi, infatti, sono stati adottati da tutti i settori sanitari, inclusi prodotti farmaceutici, dispositivi, ma anche farmacie e altri esercizi di vendita al dettaglio.
In un contesto in cui le strategie di content marketing funzionano meglio di tante altre, indirizzare il traffico verso un contenuto, indipendentemente dalla sua natura, è ancora la tendenza dominante; la maggior parte dei clic sulle pagine di destinazione, inoltre, proviene da annunci nativi.
Ma perché vengono così frequentemente utilizzati? Gli annunci nativi sono formattati per corrispondere al contenuto circostante, si trovano all'interno del contenuto e sono contestualmente rilevanti. Un tipico esempio di pubblicità inbound, sicuramente la preferita dall’attuale panorama del digital marketing.
La pubblicità nativa, in tal senso, trova un terreno particolarmente fertile nel marketing farmaceutico. I contenuti dal tema medico e farmaceutico, infatti, sono particolarmente adatti a questo tipo di advertising, che raggiunge al momento giusto il pubblico target in maniera efficace, e permette alle aziende di incrementare i propri risultati. Tanto che le statistiche in tal senso rilevano come tali pubblicità riescono ad aumentare le vendite fino a 20 volte rispetto agli annunci ‘tradizionali’.
Per utilizzare al meglio questo tipo di pubblicità, chi fa marketing farmaceutico dovrebbe riuscire a superare i tradizionali banner pubblicitari: gli annunci nativi sono ideali per raggiungere e coinvolgere un pubblico ormai abituato alla pubblicità tradizionale, e per attingere a un nuovo gruppo di utenti.
Inoltre, la maggior parte degli annunci nativi è semplice da creare, proprio perché queste pubblicità sono in genere composte da un'immagine, un titolo, il nome di un prodotto o di un'azienda e un URL della pagina di destinazione. E c’è un altro motivo per cui la pubblicità nativa è la preferita da chi fa CPA: le metriche di valutazione, in tal senso, forniscono valori immediatamente dimostrabili.
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Redazione Marketing Farmaceutico