IMRAD: cos'è, qual è il suo significato, come funziona
Pubblicare un articolo scientifico e pubblicare un articolo di giornale, un libro, un saggio, non è la stessa cosa. Perché la comunità scientifica accetti una pubblicazione su una rivista riconosciuta, occorre che l’autore dell’articolo rispetti una struttura organizzativa comune, che segna delle regole ben precise.
Questo fattore acquista maggiore importanza quando si tratta di articoli scientifici su riviste mediche: in questo caso, occorre seguire i dettami della IMRAD, la struttura standard del corpo dei manoscritti scientifici. Vediamo insieme che cos’è e come funziona.
Cos’è IMRAD: significato e definizione dell’acronimo
Nel corso degli ultimi anni, gli articoli scientifici sono stati interessati da un’evoluzione che li ha portati a staccarsi da uno stile puramente descrittivo, come era quello seguito dai ricercatori fino all’alba del ventesimo secolo, per abbracciare la volontà di costituire una struttura comune, quest’ultima suggerita dalla necessità di uniformare il modo di redigere le pubblicazioni. IMRAD è proprio questo: la più importante norma per la struttura di un articolo di una rivista scientifica, che divide il testo della pubblicazione in quattro grandi aree.
Si tratta di un modello che prevede un ordine di base piuttosto rigoroso, che si fonda, per l’appunto, sull’acronimo IMRAD. Una sigla, il cui significato ben riesce a spiegare come funziona questo standard.
- I come ‘Introduzione’: perché è stato intrapreso lo studio? L’introduzione spiega perché la ricerca dovrebbe essere considerata importante, descrivendo il problema o la situazione che motiva lo studio;
- M come ‘Metodi’: come è stato condotto lo studio? L’obiettivo di questa sezione è spiegare in che modo è stata condotta la ricerca, quali sono – per l’appunto – i metodi utilizzati, chi è stato incluso nei gruppi di studio;
- R come ‘Risultati’: quale risposta è stata trovata alla domanda di ricerca? In questa fase viene semplicemente illustrato il complesso dei risultati raggiunti, molto spesso senza corredarli da commento;
- D come ‘Discussione’: perché questo studio è importante, e cosa potrebbe implicare il risultato ottenuto? È in questa sezione che vengono commentati i risultati, spiegando in che modo la ricerca potrebbe essere utile alla comunità scientifica.
Sarebbe più opportuno descrivere questa struttura come IMRaD, laddove ‘a’ sta per ‘and’, ‘e’.
Come funziona IMRAD: alcuni esempi di rappresentazione del formato
Lo scopo di IMRAD, come detto, è quello di uniformare la struttura delle pubblicazioni scientifiche, facilitando il compito a chi si occupa di redigere l’articolo, che verrà sviluppato secondo un’architettura che ricorda la forma di un bicchiere di vino. Questo perché i due estremi della ricerca, ovvero l’introduzione e la discussione, sono in qualche modo diversi e isolati dalle sezioni dei metodi e dei risultati, rappresentando così lo sviluppo che ogni ricerca basata su questa struttura incontra.
Un altro esempio di rappresentazione del formato della struttura è legato alla ‘simmetria alto-basso’ che queste due grandi parti, che a loro volta contengono le quattro fasi, presentano abitualmente, e che divide l’impalcatura in due forme che hanno diversa ‘larghezza’. Tra queste due, idealmente, c’è un ‘cambio di larghezza’, che rappresenta il cambio di generalità del punto di vista. Quanto più i punti di vista sono generali, tanto più la larghezza è più ampia; viceversa, quanto più sono specializzati e focalizzati, la larghezza viene espressa più stretta.
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Redazione Marketing Farmaceutico