Industria farmaceutica italiana, in arrivo 100 nuovi mestieri nei prossimi 10 anni
Il settore pharma risulta tra i più dinamici del Paese per quanto riguarda il decennio scorso: +117% dell’export dal 2009 al 2019
L’industria farmaceutica italiana non sembra patire crisi di sorta. Anzi: come già confermato da diversi report Istat, recanti le statistiche periodiche che disegnano bene il ritratto dell’andamento del Paese, rappresenta ancora uno dei settori trainanti della nostra economia. Negli ultimi dieci anni, infatti, i progressi compiuti dal pharma hanno ancora una volta consacrato un’Italia che continua a essere vero e proprio leader. In particolar modo, questo ruolo egemone è manifesto sul mercato internazionale.
È l’export farmaceutico, infatti, a rappresentare meglio di altro questa leadership del tricolore. Stando alle ultime statistiche, nell’ultimo decennio (dunque, dal 2009 al 2019), la crescita delle esportazioni per il settore ha raggiunto il +117%. Se a ciò si aggiunge che molte aziende a capitale italiano stanno compiendo importanti passi in avanti per quanto riguarda l’internazionalizzazione, esportando i propri processi in Paesi dove prima non c'era presenza italiana, i dati di produttività sono ancora più floridi.
Rosee anche le previsioni di Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria: “Nei prossimi 10 anni arriveranno in Italia circa 100 nuove professioni. L'occupazione è cresciuta del 10% negli ultimi 5 anni e l'età media degli assunti è sotto i 35 anni. Questo significa che la tecnologia e l'automazione non hanno portato ad una riduzione degli addetti ma ad una loro riqualificazione. Per affrontare le novità, e per incarnare al meglio le nuove professioni, occorre da subito una formazione mirata per i giovani”.
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Redazione Business School