L'Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) è un'organizzazione europea che si occupa della valutazione e della regolamentazione dei medicinali per uso umano e veterinario. Tra i suoi compiti principali ci sono la valutazione della sicurezza e dell'efficacia dei farmaci, l'emissione di pareri scientifici e l'adozione di linee guida per l'utilizzo dei farmaci: prosegui la lettura per saperne di più!
Tra le professioni più richieste nell’ambito dell’industria farmaceutica per il 2023 c’è senz’altro quella di Clinical Monitor! Ma chi è questo professionista? Di cosa si occupa? Prosegui nella lettura se vuoi saperne di più!
Arriva un record assoluto per l’export dei farmaci italiani. L’industria farmaceutica nostrana ha chiuso il 2022 con un primato davvero eclatante: crescita superiore al 44% del valore dell'export dei primi dieci mesi dell’anno. Il saldo estero attivo è di ben 6,7 miliardi di euro.
Sono tante le novità presenti nella legge di bilancio 2023 che hanno a che fare con la farmaceutica. Gli interventi che il Governo ha previsto per la sanità sono numerosi, inseriti in una manovra che, nel complesso, sposterà circa 35 miliardi di euro.
“La cardiologia italiana è in buona salute e la nuova svolta saranno le cure personalizzate”. Queste le parole di Antonio Rebuzzi, docente di Cardiologia all’Università Cattolica di Roma e direttore della Terapia intensiva cardiologica del Policlinico Gemelli ad Adnkronos Salute.
Vengono definiti “orfani” i farmaci destinati alla cura delle malattie rare. Le aziende farmaceutiche sono solitamente restie a produrre questi farmaci seguendo le comuni condizioni di mercato, poiché i capitali investiti per supportare la ricerca e lo sviluppo dei prodotti non vengono recuperati attraverso le vendite a causa della scarsa domanda.
L’industria medicale da sempre è un ambiente estremamente competitivo, la competenza degli esperti che lavorano nel settore del Regulatory Affairs ha un valore strategico per l’economia aziendale soprattutto quando ha una forte vocazione commerciale.
Un recente studio ha evidenziato, per la prima volta, spazi perivascolari allargati nel cervello di chi soffre di persistenti attacchi di emicrania. In prossimità di questi spazi nel cervello emicranico sono emerse anche lievi lesioni delle fibre nervose.