Clima, è stato l’inverno più caldo di sempre: l’ultimo rapporto sull’Europa
Il Copernicus Climate Change Service (C3S) dell'Unione Europea ha pubblicato dati allarmanti, segnalando che il mese di febbraio ha stabilito un nuovo record di temperatura, superando di 0,81°C la media del periodo 1991-2020.
Questo evento segna il nono mese consecutivo in cui le temperature globali hanno superato i precedenti massimi, evidenziando una tendenza preoccupante verso il riscaldamento globale.
Il Direttore del C3S, Carlo Buontempo, ha sottolineato l'importanza di questi dati, osservando che le temperature di febbraio sono state circa 1,77°C superiori alle medie preindustriali. Tale incremento termico rappresenta una sfida significativa per l'equilibrio climatico globale e ha implicazioni dirette su vari settori, inclusi gli ecosistemi, la pesca e la gestione delle risorse oceaniche.
L'analisi stagionale indica che l'Europa ha sperimentato il suo secondo inverno più caldo dopo quello del 2019/2020, con alcuni paesi che hanno registrato le temperature più elevate mai misurate in questo periodo dell'anno. La Grecia, per esempio, ha vissuto l'inverno più caldo della sua storia, mentre Polonia e Ungheria hanno segnalato anomalie termiche significative.
Il 2023 si è distinto come l'anno più caldo registrato, un fenomeno che il rapporto attribuisce non solo a variazioni climatiche naturali come El Niño, ma anche all'aumento sostenuto dei gas serra nell'atmosfera. Sebbene El Niño abbia contribuito a elevare le temperature e a generare eventi climatici estremi, l'incremento dei gas serra rappresenta un fattore di riscaldamento persistente e crescente.
Dal punto di vista idrologico, l'inverno ha portato a una distribuzione irregolare delle precipitazioni, con piogge superiori alla media in diverse aree europee e condizioni di siccità nel Mediterraneo. Queste ultime hanno avuto effetti devastanti sull'agricoltura e sulla disponibilità di acqua, evidenziando la necessità di adattare le politiche di gestione delle risorse idriche alle nuove realtà climatiche.
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Redazione Alma Laboris