Cogenerazione e Trigenerazione: due tecnologie a confronto
Prima di effettuare un confronto tra queste due fondamentali tipologie di tecnologie, è utile soffermarsi sulla definizione di cogenerazione: quest’ultima permette la produzione combinata di energia elettrica ed energia termica partendo da un’unica fonte di energia primaria.
In un impianto di cogenerazione la maggior parte del calore viene recuperato per produrre riscaldamento, per generare elettricità o produrre forza meccanica: l’aspetto interessante risiede nella scelta, come fonte di energia primaria, di combustibili fossili o di gas naturale.
L’obiettivo per il futuro è quello di utilizzare all’interno degli impianti di cogenerazione, celle a combustibile, in modo da sfruttare la reazione dell’idrogeno con l’ossigeno per produrre sia elettricità che calore. Vediamo adesso nel dettaglio la Trigenerazione, cos’è e in che modo viene utilizzata.
La Trigenerazione: cos’è e a che cosa serve
La Trigenerazione è una particolare forma di cogenerazione che, oltre all’autoproduzione di energia elettrica e calore, consente di utilizzare l’energia termica recuperata anche per la produzione di energia frigorifera, in modo che possa essere utilizzata sia per usi industriali che civili.
Lo sfruttamento del calore utile prodotto dall’impianto di cogenerazione anche per il raffreddamento permette di massimizzare lo sfruttamento dell’energia termica, rendendo conveniente un impiego dell’impianto per un numero maggiore di ore all’anno.
Da un punto di vista funzionale un impianto trigenerativo è strutturato per utilizzare il calore di scarto risultante dalla produzione di elettricità per la produzione di energia frigorifera, abbinando a un classico impianto di cogenerazione un refrigeratore.
Per semplificare il concetto, in conclusione, possiamo dire che un impianto di trigenerazione funziona grazie a un generatore a gas deputato sia alla produzione di calore che di elettricità.
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Redazione Energy Management