Sicurezza sul lavoro, postura seduta prolungata: i rischi per la salute
Il problema della postura seduta prolungata sta conquistando un grande interesse nell’ambito della sicurezza sul lavoro.
Di recente l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ha affrontato la questione del mantenimento prolungato di una posizione seduta statica durante l’attività lavorativa con la pubblicazione di un documento, connesso alla campagna 2020-2022, dal titolo “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.
Nella relazione viene esaminata la portata del fenomeno del lavoro sedentario e i suoi effetti sulla salute, e vengono formulate raccomandazioni sui limiti di tempo per la posizione seduta.
La relazione – a cura di Kees Peereboom e Nicolien de Langen (vhp human performance, Paesi Bassi) in cooperazione con Alicja Bortkiewicz (Istituto Nofer di medicina del lavoro, Łódź, Polonia) – spiega innanzitutto che cosa si intenda per mantenimento prolungato della posizione seduta. Si definisce ‘postura seduta prolungata’, infatti, il mantenimento della posizione per una durata pari o superiore a 2 ore continuative per volta, con la presenza delle seguenti condizioni:
- basso consumo energetico
- postura seduta del corpo
- lavoro muscolare carico statico (sforzo fisico per mantenere la stessa posizione)
Secondo i dati di Eurobarometro del 2013 nell’Unione Europea “il 18% degli adulti sta seduto per più di 7,5 ore complessivamente durante la giornata”. I tempi più elevati “si registrano nei paesi scandinavi e quelli più bassi in paesi come l’Italia, il Portogallo e la Spagna”.
Inoltre secondo altri dati, quelli di Eurostat del 2017, “il 39% dei lavoratori dell’UE svolge la propria attività lavorativa da seduti; tale percentuale comprende gli addetti a lavori d’ufficio che prevedono l’utilizzo del computer, il personale dei call center e i conducenti di veicoli”. Si apprende anche che il 28% dei lavoratori “dichiara di mantenere una posizione seduta quasi tutto il tempo e il 30% per una durata compresa tra un quarto e tre quarti dell’attività lavorativa.
Chi rischia di più è anche chi fa smartworking: “Chi lavora da casa può tendere a lavorare più a lungo senza fare pause, in condizioni ergonomiche potenzialmente peggiori rispetto a quelle presenti in ufficio”. E a causa della natura più sedentaria dell’attività lavorativa e dell’aumento dell’età di pensionamento, “oggi i lavoratori possono essere più esposti al lavoro sedentario nel corso della loro vita rispetto alle generazioni precedenti”.
Quali sono gli effetti della postura seduta prolungata? Il documento annovera lombalgia; disturbi al collo e alle spalle; diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari; obesità; alcuni tipi di tumore, in particolare alla mammella e al colon; problemi di salute mentale; morte prematura.
by
Redazione Sistemi Integrati