Qualità dell’aria in Europa, rapporto 2020: netto miglioramento nell’ultimo decennio
I risultati di tanto lavoro, stanno finalmente dando dei frutti in tema di riduzione dell’impatto ambientale e diminuzione dell’inquinamento atmosferico. La qualità dell’aria in Europa è infatti sensibilmente migliorata nel corso dell’ultimo decennio.
Lo racconta il rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente relativo al 2020. Che pone l’accento sugli ultimi dieci anni, in cui l’aria che respiriamo nell’Unione Europea – con sollievo, diciamolo pure – sta diventando più respirabile.
Secondo il report, dal 2000 le emissioni dei principali inquinanti atmosferici, compresi gli ossidi di azoto (NOx), provenienti dai trasporti, sono diminuite in misura significativa. Un dato positivo, che arriva nonostante la crescente domanda di mobilità e il conseguente aumento delle emissioni di gas a effetto serra. Un calo, questo, che interessa anche le emissioni inquinanti determinate dall’approvvigionamento energetico.
La migliore qualità dell’aria, nel 2018 ha provocato circa 60mila decessi prematuri a causa dell’inquinamento in meno rispetto al 2009. Per quanto riguarda il biossido di azoto, la riduzione è ancora maggiore: nell’ultimo decennio il numero si è abbassato del 54%.
Queste le parole di Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’AEA: “I dati dell’AEA dimostrano che investire in una migliore qualità dell’aria rappresenta un vantaggio in termini di salute e produttività per tutti gli europei. Politiche e azioni coerenti con l’obiettivo europeo di azzerare l’inquinamento permettono di vivere più a lungo e in migliori condizioni di salute, oltre a rendere le società più resilienti”.
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Redazione Sistemi Integrati