Supply Chain Management, cos'è e cosa significa: definizione ed esempi
La gestione della catena di approvvigionamento, una delle funzioni più importanti in alcune tipologie di azienda. Un approccio alla gestione di beni e servizi, nell’intero flusso di produzione, comprendente tutte le attività da svolgere per ottenere il giusto prodotto nel modo giusto. Il supply chain management è senza dubbio un elemento importante della logistica aziendale.
Ma cosa significa, nel concreto, questa espressione anglofona?
Supply Chain, significato e traduzione dell’espressione
Nella terminologia aziendale dei nostri tempi accade con frequenza che degli elementi appartenenti alla lingua inglese vengano utilizzati anche in quella italiana. È il caso dell’espressione supply chain management, sempre più adoperata per descrivere una funzione che riveste una certa importanza in azienda. Prima di comprendere cos’è effettivamente la gestione di questa componente, occorre analizzare il significato di supply chain. Letteralmente, possiamo adottare per queste due parole la traduzione di ‘catena di approvvigionamento’, o quella di ‘catena di fornitura’.
Questo elemento rappresenta il sistema di tutte le persone, le attività, i processi organizzativi, le informazioni e le risorse, che sono coinvolte nella creazione e nella vendita di un prodotto, fino alla consegna del prodotto finito all’utente finale, il consumatore. Processo piuttosto articolato, inizia con l’approvvigionamento delle materie prime, prosegue con la realizzazione del prodotto, termina con la distribuzione e la consegna del prodotto finito al cliente.
Cos’è il Supply Chain Management: la definizione che spiega questa funzione
Il supply chain management rappresenta dunque la gestione del flusso di beni e servizi, in ogni sua parte. Una definizione completa lo descrive come una rete tra un'azienda e i suoi fornitori, per assicurare che avvenga la produzione e la distribuzione del prodotto. La gestione della catena è un processo unico, che non inizia quando avviene l’ordine del prodotto finito da parte dell’azienda ai fornitori, ma parte da più lontano.
Questa funzione aziendale si occupa di coordinare le attività di produzione, acquisto e logistica, in diversi step necessari perché tutto vada a buon fine. Il supply chain management è una funzione aziendale che comprende tutte le attività che devono essere svolte per consegnare il giusto prodotto al consumatore giusto, nel modo giusto.
Supply Chain Management, a cosa serve: alcuni esempi di applicazione
Secondo numerosi studiosi, i vantaggi di avere un buon supply chain management all’interno della propria organizzazione sono diversi e di svariata natura. Le catene di approvvigionamento hanno come scopo precipuo quello di abbreviare i tempi tra la produzione di un prodotto e la consegna al cliente che lo ha ordinato. Un migliore flusso di materiali, prodotti e informazioni, per cercare di inseguire l’efficienza, e offrire un servizio di qualità.
È proprio quest’ultima parola ad essere particolarmente significativa nel supply chain management. Adottare questa funzione nel modo migliore significa dare ai processi una garanzia del fatto che il controllo qualità sia di buona fattura: le aziende che hanno un maggiore controllo non solo sui fornitori diretti, ma anche sui fornitori dei fornitori, riescono a beneficiare di processi migliori, anch’essi nell’ottica del raggiungimento dell’efficienza.
Un buon supply chain management permette di ridurre notevolmente i costi generali, soprattutto per quanto riguarda l'inventario, implementando dei miglioramenti ai sistemi di gestione, potenziando i livelli di cooperazione. A questo si accompagna anche una consistente riduzione dei costi operativi, tra cui i costi di acquisto, di produzione, e della distribuzione del prodotto finito al cliente.
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Redazione Business School