European Green Deal 2020: cosa dice, quali strategie per l’Italia nel piano di investimenti
Incentivi per le imprese, investimenti sostenibili, riduzione delle emissioni: tutto ciò che c’è da sapere sul patto verde comunitario
Prima o poi, in tutti gli ambiti, arriva il momento in cui bisogna fare i conti con la realtà. Il surriscaldamento globale, i cambiamenti climatici, e tante altre sciagure che l’uomo ha causato al suo pianeta, vanno arginate: è ormai chiaro. L’argomento ambiente ha acquisito un’urgenza sempre più marcata nelle menti dei politici europei e dei cittadini, che scioperano nelle piazze di tutto il mondo.
Diverse delle ultime riforme messe in atto dall’UE hanno come obiettivo proprio la creazione di un’economia sostenibile e la salvaguardia del pianeta. È da questi propositi che nasce il cosiddetto European Green Deal, il patto verde che prevede delle strategie e dei piani di investimenti per l’Italia e per gli altri Stati membri. Ecco cosa dice.
Green New Deal Europa, il contenuto delle proposte: ecco cosa dice
L’Europa ha colto la sfida: trasformare l’UE in un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva. Sempre e comunque, sotto la stella della sostenibilità. La grande minaccia del degrado ambientale, che come dicevamo ha risvegliato le coscienze dei cittadini e di chi governa, ha portato alla creazione dello European Green Deal.
Si tratta di un accordo internazionale stipulato tra gli Stati membri dell’Unione Europea che prevede la messa in atto di una serie di iniziative politiche che hanno il grande obiettivo di far sì che l’economia intera dell’Unione diventi al 100% sostenibile. Ciò attraverso una serie di azioni che consistono nell’aumento dell’uso efficiente delle risorse per un sistema completamente circolare, che riduca l’inquinamento, a tutti i livelli, al fine di ripristinare la biodiversità naturalmente presente sul nostro pianeta.
Le intenzioni, dunque, sono più che nobili. E sono tutte nelle parole di Ursula von der Leyen: “Lo European Green Deal trasformerà l’Unione Europea in un’economia di mercato moderna e dove le emissioni di gas serra saranno azzerate, e la crescita dipenderà da un sistema rinnovabile”.
European Green Deal 2020 obiettivi: quali sono i traguardi fissati per il 2030 e 2050
Il fine ultimo dello European Green Deal è quello di rendere il Vecchio Continente neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Che cosa significa? Che entro questo limite di tempo, le emissioni di gas a effetto serra dell'UE dovranno essere gradualmente ridotte, fino a raggiungere lo 0%. Questo parametro fungerà da guida per tutti gli Stati, per i quali sono stati studiati degli obiettivi ‘su misura’, in base al tasso attuale: ogni Paese dovrà ridurre questa percentuale in misura variabile rispetto al punto di partenza, ovvero la sua situazione attuale.
Gli obiettivi chiari per il 2030 previsti dalle strategie che si integrano con lo European Green Deal sono la riduzione almeno del 40% delle emissioni di gas a effetto serra (rispetto ai livelli del 1990); una quota almeno del 32% di energia rinnovabile; un miglioramento almeno del 32,5% dell'efficienza energetica.
Se, appunto, tra dieci anni ci si augura di apportare dei significativi miglioramenti alla situazione attuale, l’obiettivo è appunto quello di raggiungere lo zero nel 2050 per effetto di una strategia a lungo termine.
European Green Deal 2020: il piano di investimenti per l’Italia e per gli altri Stati
Come può l’Italia raggiungere gli obiettivi fissati dallo European Green Deal e, in generale, dagli accordi tra gli Stati dell’Unione Europea? La parola chiave è ‘investimento’: occorre profondere delle risorse ora, che permettano di adottare tecnologie rispettose dell'ambiente, di supportare l’industria nell’innovazione, di procedere con la decarbonizzazione del settore energetico, e di garantire l’efficienza degli edifici.
Applicare lo European Green Deal in mancanza di fondi appositi è davvero difficile. È per questo che l’Europa ha ideato un piano di investimenti di cui beneficeranno i suoi membri, chiamato “Il meccanismo della giusta transizione: facciamo sì che nessuno resti indietro”.
Il piano che è stato presentato, che mira appunto all’inclusione e alla partecipazione di tutti gli Stati dell’UE, consiste nel finanziamento di almeno 1 trilione di euro in investimenti sostenibili nel prossimo decennio. A questa cifra si affiancherà anche quella di almeno 100 miliardi in investimenti per sostenere i lavoratori e i cittadini delle regioni che maggiormente potrebbero aver bisogno di risorse per la transizione, distribuiti in investimenti nel periodo 2021-2027.
Nello specifico, il bilancio dell'UE fornirà 503 miliardi di euro al Piano europeo per gli investimenti nel Green Deal, per innescare un cofinanziamento nazionale aggiuntivo di circa 114 miliardi di euro. Le risorse di InvestEU saranno invece quantificate in circa 279 miliardi di euro, tra investimenti privati e pubblici per il clima e l'ambiente nel periodo 2021-2030. Inoltre, il meccanismo di transizione equa mobiliterà circa 143 miliardi ulteriori.
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Redazione Business School