L’adattamento ai cambiamenti climatici è fondamentale per il futuro dell’agricoltura in Europa
Blaz Kurnik, un esperto dell’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) in materia di impatto del cambiamento climatico e le startegie di adattamento, discute della nuova relazione dell’AEA sull’impatto dei cambiamenti climatici sull’agricoltura in Europa, pubblicata all’inizio di questo mese.
La relazione dell’AEA, di recente pubblicazione, delinea una prospettiva piuttosto netta per gli agricoltori europei
La relazione Climate change impacts and adaptation in the agricultural sector in Europe (Impatto del cambiamento climatico e adattamento nel settore agricolo in Europa) esamina il modo in cui il cambiamento climatico ha influenzato il settore agricolo e fornisce una prospettiva per gli anni futuri. È chiaro che il cambiamento climatico previsto avrà un impatto negativo sull’agricoltura in molte parti d’Europa, in particolare nel sud. La relazione si occupa di parte del settore agricolo, in particolare delle rese delle colture, del bestiame e dei prodotti di origine animale, e si concentra sul fabbisogno di produzione alimentare e di foraggio. La relazione fornisce inoltre una panoramica delle possibili soluzioni offerte dalle politiche ai vari livelli di governance per l’adattamento ai cambiamenti climatici, in particolare tramite programmi e presentando diverse misure di adattamento a livello di azienda agricola.
In che modo il cambiamento climatico avrà un impatto sull’agricoltura? Quali parti d’Europa saranno le più colpite?
Il cambiamento climatico ha già avuto ripercussioni negative sul settore agricolo in Europa e questo fenomeno proseguirà in futuro. I cambiamenti di temperatura e del regime di precipitazioni, nonché le condizioni meteorologiche e climatiche estreme esercitano già un’influenza sulle rese delle colture e sulla produttività del bestiame in Europa. Ciò può portare all’abbandono di terreni agricoli svantaggiati dal punto di vista climatico in alcune parti dell’Europa meridionale.
Le condizioni meteorologiche e climatiche influenzano anche la disponibilità di acqua necessaria per l’irrigazione, le pratiche di abbeveraggio del bestiame, la lavorazione dei prodotti agricoli e le condizioni di trasporto e stoccaggio. Il futuro cambiamento climatico potrebbe avere effetti positivi sul settore a breve termine a causa di stagioni vegetative più lunghe e di condizioni colturali più adatte in alcune zone dell’Europa settentrionale; tuttavia, la scarsità d’acqua, le ondate di calore, le forti precipitazioni che contribuiscono all’erosione del suolo e altre condizioni meteorologiche e climatiche estreme dovrebbero comportare una riduzione delle rese agricole.
Inoltre, la ripercussione degli effetti dei cambiamenti climatici al di fuori dell’Europa può influenzare il prezzo, la quantità e la qualità dei prodotti e, di conseguenza, i modelli commerciali, che a loro volta possono influire sul reddito agricolo in Europa.
Il settore agricolo è più vulnerabile al cambiamento climatico rispetto ad altri settori?
Tutti i settori economici sono stati e saranno colpiti dal cambiamento climatico. La produzione agricola dipende fortemente dalle condizioni meteorologiche e climatiche e questo la rende uno dei settori più vulnerabili. Le variazioni della temperatura e delle precipitazioni, nonché le condizioni meteorologiche e climatiche estreme, influenzano le rese delle colture e la produttività del bestiame e, di conseguenza, il reddito agricolo e causano perdite economiche significative in molte regioni europee.
Che cosa raccomanda la relazione, in particolare agli agricoltori che vogliono assicurarsi che le loro aziende agricole rimangano efficienti e sostenibili?
Esistono già numerose opportunità di implementare, a livello di azienda agricola, numerose misure, gia' esistenti, volte a migliorare la gestione del suolo e dell’acqua, che possono apportare benefici per l’adattamento, la mitigazione, l’ambiente e l’economia. Tuttavia, l’adattamento a livello di azienda agricola, in molti casi, non ha ancora avuto luogo per molte ragioni, quali la mancanza di risorse per gli investimenti, l’assenza di iniziative politiche, di capacità istituzionale e di accesso alle conoscenze sull’adattamento.
Che cosa ha fatto finora l’Unione europea per aiutare il settore e gli agricoltori ad adattarsi?
Il settore agricolo in UE è disciplinato dalle politiche dell’Unione, in particolare dalla politica agricola comune (PAC). La strategia di adattamento dell’UE, adottata nel 2013 e valutata nel 2018, è uno dei principali strumenti di adattamento ai cambiamenti climatici. Sia la strategia che la PAC hanno consentito azioni di adattamento nel settore agricolo. La nuova politica agricola comune proposta per il 2021-2027 si prefigge come obiettivo chiaro l’adattamento; ciò potrebbe portare gli Stati membri dell’UE a dover aumentare il finanziamento delle misure di adattamento nel settore.
Inoltre, gli Stati membri dell’UE hanno definito il settore agricolo come una priorità nell’ambito delle loro strategie nazionali di adattamento o nei piani nazionali di adattamento. Le tipiche misure di adattamento a livello nazionale o regionale comprendono la sensibilizzazione, misure pratiche per ridurre l’impatto e i rischi di eventi meteorologici estremi o strategie di condivisione dei rischi, nonché lo sviluppo e l’attuazione di infrastrutture per l’irrigazione e la protezione dalle inondazioni.
Che cosa fa l’AEA per l’adattamento al cambiamento climatico?
L’AEA sostiene lo sviluppo e l’attuazione dell’adattamento ai cambiamenti climatici in Europa, la valutazione delle politiche dell’Unione e lo sviluppo di strategie a lungo termine per adattarsi ai cambiamenti climatici e per ridurre il rischio di catastrofi, fornendo informazioni pertinenti. Abbiamo pubblicato una serie di relazioni sull’adattamento, tra cui la valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici e delle vulnerabilità in Europa evalutazioni settoriali sull’adattamento (energia, trasporti e agricoltura).
L’Agenzia prepara anche valutazioni sulle strategie e sui piani d’azione nazionali, regionali e urbani in materia di cambiamento climatico. Inoltre, l’AEA mantiene e gestisce anche la Piattaforma europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici (Climate-ADAPT) con la Commissione europea.
by
Redazione Business School