Valutazione Impatto Ambientale: cos’è, chi la fa, esempi e formazione
Coniugare la realizzazione di nuove opere con la tutela dell’ambiente è senza dubbio per il nostro tempo una sfida affascinante, dalla priorità incontrovertibile.
La valutazione di impatto ambientale è senza dubbio un documento efficace per realizzare tale scopo. Ecco che cos’è, per quali edifici è obbligatoria secondo la normativa vigente, e quali sono i requisiti e la formazione necessari per i soggetti che possono farla.
Che cos’è la Valutazione Impatto Ambientale e perché è importante
Una procedura tecnico-amministrativa volta a individuare, descrivere e valutare, in via preventiva alla realizzazione delle opere, gli effetti che la realizzazione di alcune opere può comportare sull’essere umano e sull’ambiente biogeofisico. In particolar modo, le conseguenze che progetti pubblici e privati possano imprimere sulla salute e sul benessere dell’uomo, ma anche le misure atte alla prevenzione degli effetti negativi. Potrebbe essere definita così la valutazione di impatto ambientale, spesso indicata con la sigla VIA, acronimo di Valutazione Impatto Ambientale.
Si tratta, essenzialmente, di un documento che ha l’obiettivo di verificare come gli edifici, in particolar modo quelli di nuova costruzione, possano comportare una qualsiasi alterazione dell’ambiente. Nella parola ‘alterazione’ sono comprese le modificazioni a breve e lungo termine, qualitative e quantitative, permanenti e temporanee, positive e negative dell’ambiente. Ciò è contenuto nella definizione che il Testo Unico sull’Ambiente (decreto legislativo 152/2006) enuncia riguardo l’impatto ambientale.
La grande importanza della valutazione di impatto ambientale ha il grande merito di aver insistito su concetti fondamentali: prevenzione, ossia l’analisi di tutti i possibili impatti derivati dalla realizzazione dell’opera; integrazione, l’analisi di tutte le componenti ambientali e delle interazioni fra i diversi effetti; confronto, ovvero il continuo dialogo tra i soggetti implicati nel progetto e nella realizzazione dell’edificio; partecipazione, ossia l’apertura del processo ai cittadini.
Valutazione impatto ambientale, la normativa in vigore
Al VIA, dunque, è affidato il delicato compito di provare a minimizzare, se non eliminare del tutto, l’impatto ambientale della realizzazione di nuove opere. Un concetto, questo, di derivazione statunitense: furono gli USA, infatti, ad approvare il National Environmental Policy Act (NEPA) nel 1969. L’adeguamento da parte dell’Unione Europea è arrivato con la direttiva 85/337/CEE del Consiglio delle Comunità europee del 27 giugno 1985, a sua volta recepita nello stesso anno, e sensibilmente regolata con il suddetto d.Lgs 152/2006.
Esaminando il TUSL nel dettaglio, scopriamo anche cosa dice la normativa in vigore per quanto riguarda le opere per le quali è obbligatoria una valutazione di impatto ambientale. Nell’articolo 6 e negli allegati della parte II, infatti, vengono definiti alcuni criteri in base ai quali stabilire chi debba per legge redigere un documento di questo tipo e chi invece non è obbligato a farlo. Tra questi, le centrali termiche e le centrali idroelettriche, gli impianti eolici, le raffinerie di petrolio greggio, impianti per l'estrazione, il trattamento e la trasformazione dell’amianto, e altri ancora.
Come si fa una Valutazione Impatto Ambientale: alcuni esempi
Redigere una VIA è possibile solo per alcune categorie di professionisti. Tuttavia, possiamo generalmente illustrare alcuni esempi per comprendere meglio come si fa a realizzare questo documento. In primis, occorre subito chiarire quale sarà la realizzazione prevista dal progetto, quali sono gli scopi che dovrà adempiere e, nel dettaglio, come verrà realizzata questa opera.
Il vero fulcro della valutazione di impatto ambientale è tuttavia l’illustrazione di come l’ambiente sarà interessato dalla realizzazione del progetto; non occorre specificare se si tratti di effetti positivi o meno, quanto di esplicare in maniera chiara tutti i rischi che possano essere provocati dall’opera.
Valutazione Impatto Ambientale, chi la fa? Formazione sull’argomento
La valutazione di impatto ambientale può essere redatta solo da figure altamente specializzate sull’argomento. La grande importanza che questa riveste nella concretizzazione delle opere impone infatti che chi viene deputato a realizzare la VIA sia un soggetto che sia in possesso di una formazione di caratura decisamente elevata sul tema ambientale e su tutto ciò che è connesso all’opera.
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by
Redazione Business School