Valutazione Impatto Ambientale: quando è obbligatoria per la normativa e chi la fa
La VIA, acronimo di Valutazione Impatto Ambientale, è una procedura tecnico-amministrativa che si propone di realizzare in via preventiva la compatibilità dell’attività antropica con le condizioni necessarie ad assicurare la realizzazione di un sistema che preveda uno sviluppo sostenibile.
Si tratta di un atto obbligatorio, con il quale vengono analizzati in maniera completa e approfondita quali sono i danni potenziali che potrebbe comportare la realizzazione di un’opera, prima che questi possano essere effettivamente causati. Al centro, l’obiettivo di assicurare la salute e il benessere dell’essere umano, nonché quello di ridurre l’impatto derivante dall’attività dell’uomo.
Tra le fasi del procedimento di Valutazione Impatto Ambientale possiamo enunciare la raccolta di dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell'ambiente, sulla fattibilità economica dei progetti, previsioni sul comportamento dell’ambiente, altre procedure e analisi costi-benefici. Riguardo la valutazione dal punto di vista strettamente ambientale, entrano in gioco in maniera combinata e correlata fattori come l’essere umano, la flora, la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, fattori climatici e patrimonio culturale naturale.
Obbligo Valutazione Impatto Ambientale, cosa dice la normativa
Un concetto, quello di Valutazione Impatto Ambientale, di derivazione statunitense, i cui principi fondamentali sono stati recepiti dall’Unione Europea nell’ormai lontano 1985, quando la direttiva 85/337/CEE del Consiglio delle Comunità europee il 27 giugno 1985, stabiliva che i concetti di prevenzione, integrazione, confronto e partecipazione dovessero necessariamente essere alla base della procedura di valutazione d’impatto ambientale.
Il recepimento italiano è stato effettuato nello stesso anno, ma è con il decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 che l’argomento è stato regolamentato dal punto di vista normativo. Si tratta del Testo Unico sull’Ambiente, spesso abbreviato in TUA, di particolare rilevanza all’interno del panorama legislativo in materia. Più specificamente, l’articolo 5 ha definito la VIA come “la realizzazione di lavori di costruzione o di altri impianti od opere e di altri interventi sull’ambiente naturale o sul paesaggio, compresi quelli destinati allo sfruttamento delle risorse del suolo”.
È tuttavia principalmente con l’articolo 6 e gli allegati della parte II che viene definito il criterio in base al quale stabilire per quali opere sia obbligatoria una Valutazione Impatto Ambientale. Tra queste citiamo, a titolo di esempio, raffinerie di petrolio greggio, centrali termiche, centrali di energia idroelettrica, impianti eolici, acciaierie, impianti chimici, pozzi che ricercano idrocarburi liquidi e gassosi, impianti geotermici, ma anche strutture legate a progetti ferroviari, autostradali e aeroportuali.
L’ultima tra le norme più importanti che riguardano l’ambiente, e in maniera particolare la valutazione d’impatto ambientale è il decreto legislativo 104/2017, che disciplina il ‘nuovo’ VIA, snellendo i tempi per le relative procedure, accorpando i pareri ambientali in un provvedimento unico, ed apportando altre modifiche di particolare rilevanza.
Chi fa la Valutazione Impatto Ambientale? Formazione sull’argomento
Procedure dall’importanza della Valutazione Impatto Ambientale richiedono una figura professionale specializzata, che abbia spiccate competenze per quanto riguarda tutte le fasi del procedimento, ma anche un’approfondita conoscenza sulla normativa vigente, nonché sull’analisi delle componenti progettuali, ambientali e materiali. Professioni dedicate alla VIA sono altamente ricercate nel mondo del lavoro di oggi, sempre più sensibile alle politiche ambientali e all’osservanza delle norme.
A tal proposito la Business School Alma Laboris ha ideato il Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, Sicurezza, Energia e Ambiente, che prevede all’interno del proprio programma didattico diversi spazi dedicati a tutte le procedure volte ad analizzare l’impatto ambientale derivante dalla realizzazione di opere.
Al termine dei corsi, tenute da una Faculty formata da professionisti del settore, la figura dell’Esperto in Sistemi Integrati per la Qualità, Sicurezza, Energia e Ambiente avrà le conoscenze teoriche e le competenze pratiche necessarie per intraprendere una carriera aziendale, un percorso da consulente ambientale o una carriera da Lead Auditor. Il costo del Master comprende delle agevolazioni per quanto riguarda l’iscrizione anticipata del partecipante.
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Redazione Alma Laboris