Valutazione dei rischi, cos’è e come si fa: tutto sul DVR
Il documento fondamentale in tal senso è il DVR, acronimo di Documento Valutazione Rischi. Ma che cos’è? Chi è incaricato di redigerlo? Ecco tutto ciò che c’è da sapere sull’argomento.
Cos’è la valutazione dei rischi?
Da ormai alcuni decenni, provvedere ad attuare tutto ciò che serve a gestire al meglio il benessere dei lavoratori, per evitare o ridurre al minimo possibile i rischi legati alla loro attività, è diventata una caratteristica virtuosa di aziende e imprese, ma anche, più in generale, di ogni altro ambiente lavorativo. Successivamente all’introduzione di alcune leggi di grande importanza, la sicurezza sul lavoro è passata ad essere da semplice concetto a insieme delle misure obbligatorie da prendere per risultare in regola dal punto di vista normativo.
È in questo contesto che è nata la valutazione dei rischi, intesa non solo come vera e propria base per la gestione della salute e della sicurezza sugli ambienti lavorativi, ma anche come uno degli obblighi principali di ogni datore di lavoro, costituito da un processo che contiene la redazione di un documento di valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti da pericoli presenti sul luogo di lavoro.
La valutazione dei rischi è un esame?
Molto spesso la valutazione dei rischi viene considerata un vero e proprio esame da superare. In effetti, per adempiere agli obblighi di legge in tal senso, occorre che vengano esaminati tutti gli aspetti dell’attività lavorativa, come riportato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro.
La valutazione dei rischi è incaricata di stabilire:
- cosa può provocare lesioni o danni;
- se è possibile eliminare i pericoli e, nel caso in cui ciò non sia possibile;
- quali misure di prevenzione o di protezione sono o devono essere messe in atto per controllare i rischi;
Inoltre, stando allo stesso documento ufficiale diffuso dalla stessa Agenzia, viene specificato che per rischio si intende la possibilità, elevata o ridotta, che qualcuno possa subire danni a causa di un determinato pericolo, che può essere rappresentato da materiali di lavoro, apparecchiature, metodi o prassi di lavoro potenzialmente in grado di arrecare danno al lavoratore.
Documento Valutazione Rischi, cos’è e chi lo redige
La valutazione dei rischi viene compiuta attraverso il Documento Valutazione Rischi, abbreviato spesso in DVR. Si tratta del documento che viene redatto in seguito alla valutazione di tutti i rischi presenti in azienda. Esso costituisce una mappatura completa di tutti i rischi dell’ambiente lavorativo, contenente le procedure necessarie ad adottare misure di prevenzione e protezione dei lavoratori, al fine di fornire al datore di lavoro informazioni sulle misure di sicurezza necessarie ad eliminare, o quantomeno a minimizzare, i rischi presenti in azienda.
Il DVR non si limita a contenere le informazioni sull’azienda, i pericoli e i consigli per eliminarli, ma deve analizzare tutte le fasi lavorative interne all’ambiente lavorativo, descrivendone i rischi e misurandoli in base a un’attenta valutazione. Questo documento impone alle imprese di seguire un vero e proprio percorso al fine di garantire il rispetto dei principi sulla sicurezza sul lavoro. È grazie al documento di valutazione dei rischi che il datore di lavoro stabilisce qual è la probabilità che si verifichi un evento dannoso per i propri dipendenti e la sua entità, ma anche qual è il programma delle misure ritenute opportune per migliorare la sicurezza e le procedure da adottare.
La redazione del Documento Valutazione Rischi è affidata al datore di lavoro, che ha il dovere di garantire la sicurezza e la salute dei lavoratori in relazione a ogni aspetto collegato all’attività lavorativa, di mettere in atto le misure di protezione, di stilare resoconti di valutazione, ma anche selezionare le persone che devono svolgerla. Spesso il datore di lavoro si serve di un tecnico qualificato in Igiene Industriale; la legge, in realtà, specifica come nella redazione del DVR il datore di lavoro debba servirsi di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione – RSPP (figura che può decidere di ricoprire autonomamente), di un Medico Competente – MC (quando previsto), e di un Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza – RLS.
Il decreto legislativo 81/08 e il DVR, cosa dice la legge
Il Documento Valutazione Rischi è disciplinato dal TUSL, il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, ossia il complesso di norme emanate con il decreto legislativo 81/08. Questo ha stabilito come il DVR sia obbligatorio per i datori di lavoro di tutte le imprese italiane, indipendentemente dalla classificazione di rischio ATECO di appartenenza, dal numero di dipendenti e dalla tipologia di attività lavorativa svolta. Questo dal 31 maggio 2013; prima di questa data, le aziende con meno di dieci dipendenti potevano sfuggirvi. Sono esonerate dall’obbligo, ad oggi, le aziende che non hanno dipendenti, ovvero liberi professionisti, imprese familiari, ditte individuali, aziende con un solo socio lavoratore.
Con l’entrata in vigore della legge comunitaria 161/2014, che ha apportato alcune modifiche al TUSL, vi è anche l’obbligo per i datori di lavoro dell’immediata evidenza delle misure preventive e protettive dei lavoratori, sia in caso di costituzione di nuova impresa, sia in sede di rielaborazione del DVR, a dispetto della precedente normativa che stabiliva che il datore di lavoro è tenuto ad effettuare immediatamente la valutazione dei rischi elaborando il relativo documento entro novanta giorni dalla data di inizio della propria attività.
Il documento valutazione rischi va rivisto in maniera periodica, convenzionalmente ogni tre anni dalla prima stesura, ma soprattutto a ogni variazione significativa nel procedimento lavorativo. Sebbene il legislatore non abbia specificato una periodicità temporale dell’Aggiornamento Documento Valutazione Rischi (ADVR), questo deve essere effettuato entro trenta giorni in caso di modifiche del processo produttivo, all’organizzazione del lavoro, infortuni gravi, nuove nomine nell’organigramma della sicurezza, aggiornamenti normativi, cambio sede, e quando i risultati della sorveglianza sanitaria ne evidenzino la necessità.
Valutazione dei rischi, formazione sull’argomento
La valutazione dei rischi è dunque un tema di grande attualità all’interno del mondo delle imprese. Tra i datori di lavoro e i tecnici incaricati di redigere il DVR è sempre crescente la necessità di aggiornare le proprie conoscenze e acquisire nuove competenze mediante un’apposita formazione. È in quest’ottica che è stato ideato il Master in Sistemi di Gestione Integrati per la Qualità, Sicurezza, Energia e Ambiente della Business School Alma Laboris. Il programma didattico delle lezioni prevede uno specifico modulo interamente dedicato alla sicurezza sul lavoro, che volge particolare attenzione alla valutazione dei rischi connessi all’attività lavorativa.
La Faculty del Master, formata da professionisti del settore, sarà incaricata di fornire al partecipante tutti gli strumenti utili a svolgere la professione di Esperto in Sistemi Integrati Qualità, Sicurezza, Ambiente, Energia e Ambiente, figura molto ricercata nel mondo del lavoro di oggi, e che può intraprendere una carriera aziendale, un percorso da libero professionista o una carriera da Lead Auditor. Il costo delle lezioni è soggetto ad agevolazioni in caso di iscrizione anticipata del partecipante.
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Redazione Alma Laboris