Il concetto di "dual use" si riferisce a prodotti, software e tecnologie originariamente progettati per applicazioni civili ma che possono anche essere utilizzati a scopi militari o per lo sviluppo di armi.
Questa doppia potenzialità implica che oggetti di uso quotidiano come computer, pompe, valvole, sensori, laser e materiali elettronici possono acquisire una rilevanza strategica in contesti di sicurezza nazionale e internazionale. La complessità della gestione degli articoli dual use risiede nella loro ubiquità e nell'importanza vitale per l'economia globale, così come nel potenziale rischio che rappresentano se deviati verso usi non pacifici.
Che cos’è il dual use e da quando è stato introdotto nella normativa
Nel maggio del 2021, l'Unione europea ha preso un passo significativo per affrontare questa sfida con l'adozione del Regolamento 821/2021. Questo regolamento mira a istituire un regime comune di controllo per le esportazioni, l'intermediazione, l'assistenza tecnica, il transito e il trasferimento di prodotti dual use all'interno dell'UE. L'obiettivo è duplice: da un lato, garantire che il commercio di questi prodotti non contribuisca alla proliferazione di armamenti, inclusi quelli di distruzione di massa, e dall'altro, sostenere la competitività delle imprese europee in un contesto di mercato globale.
Un anno dopo l'entrata in vigore di tale regolamento, la Commissione Europea ha pubblicato una relazione dettagliata sull'attuazione della normativa, evidenziando come le esportazioni di prodotti dual use rappresentino il 2,7% delle esportazioni totali dell'Unione europea, con un valore approssimativo di 128 miliardi di euro. Questa relazione sottolinea non solo l'importanza economica di questi prodotti ma anche la complessità e la criticità dei controlli a essi applicati.
Nel contesto dell'attuazione del regolamento, la Commissione ha messo in evidenza l'importanza della cooperazione non solo tra gli Stati membri dell'UE ma anche con partner internazionali, in particolare gli Stati Uniti, nell'ambito del Trade and Technology Council. Questo approccio cooperativo è fondamentale per l'armonizzazione globale dei controlli e per evitare lacune che potrebbero essere sfruttate per eludere le restrizioni all'esportazione.
La relazione mette in luce diversi aspetti chiave dell'attuazione, tra cui l'introduzione di autorizzazioni generali di esportazione nazionali, l'estensione dei controlli a prodotti non precedentemente elencati per motivi di sicurezza pubblica e l'importanza dell'intermediazione e del controllo del transito. Queste misure sono volte a rafforzare il regime di controllo dell'UE sui prodotti dual use, equilibrando la necessità di sicurezza con quella di libertà di commercio.
A cosa servono queste misure
Un'attenzione particolare è stata rivolta alle tecnologie di sorveglianza informatica, considerando il rischio che tali prodotti possano essere utilizzati per repressione interna o per violazioni gravi dei diritti umani. La riattivazione del gruppo di esperti per la definizione di linee guida per gli esportatori è un passo verso un'efficace implementazione dei controlli in questo settore sensibile.
Infine, l'incentivazione all'uso di sistemi elettronici per la gestione delle informazioni sui prodotti dual use rappresenta un ulteriore tassello nella strategia dell'UE per migliorare l'efficacia e l'efficienza dei controlli. Queste tecnologie abilitano una più rapida condivisione di informazioni e una maggiore trasparenza nei processi di autorizzazione e monitoraggio delle esportazioni.
Attraverso queste misure, l'Unione europea mira non solo a rafforzare la propria sicurezza e quella internazionale ma anche a promuovere i propri valori di pace, stabilità e rispetto dei diritti umani sul palcoscenico globale.