Alma Laboris Business School - Export Italia 2024, le previsioni di crescita: i settori di tendenza

Export Italia 2024, le previsioni di crescita: i settori di tendenza

Export Italia 2024

Mentre l'economia globale naviga in acque incerte, l'Italia si distingue come una bussola affidabile per l'export, con previsioni che indicano una crescita robusta nel 2024. Le esportazioni italiane di beni sono previste aumentare del 4,6%, proseguendo la tendenza positiva del 2023 e sostenendo l'aspettativa di una crescita annua media del 3,8% nei successivi due anni.

Quali sono i settori di tendenza per il prossimo anno

Il 2024 si preannuncia un anno in cui la sostenibilità e il digitale si consolidano come veri e propri acceleratori per le esportazioni italiane. L'integrazione di pratiche sostenibili e l'adozione di tecnologie avanzate si rivelano elementi distintivi per le imprese italiane che guardano ai mercati internazionali. Queste strategie non solo rispondono alle sfide contemporanee della rivoluzione tecnologica e della transizione ecologica ma si attestano come fattori di una crescita qualitativa e quantitativa delle esportazioni.

Nell'anno in questione, le vendite di beni oltre confine si attendono forti di un incremento di valore significativo, con un contributo dei volumi alla crescita che, seppur moderato, si intensificherà nel corso dei tre anni successivi. Questo movimento positivo segnala un'attenzione particolare verso la qualità e il valore aggiunto dei prodotti italiani nel contesto globale.

Il turismo, una componente vitale dell'export di servizi, continuerà a svolgere un ruolo significativo. Dopo aver superato i valori pre-pandemia nel 2022, si prevede una crescita continua e robusta anche nel 2024, un segnale della capacità del settore di attrarre flussi internazionali e di capitalizzare sull'immagine dell'Italia come destinazione di eccellenza.

Export Italia 2024, quali sono i mercati da aggredire

In termini geografici, l'export italiano vedrà protagonisti consolidati come Germania, Stati Uniti, Francia e Cina. Tuttavia, l'orizzonte si allarga con mercati emergenti e geografie in evoluzione come i Paesi del Golfo, India, Thailandia, Vietnam, Messico, Brasile e Croazia, che offrono nuove ed eccitanti opportunità per il Made in Italy.

La Cina, in particolare, si preannuncia come un mercato di riferimento, con previsioni di crescita molto elevate per il 2023 che dovrebbero influenzare positivamente anche l'anno successivo. L'apertura del gigante asiatico post-pandemia si rivela un'opportunità per le industrie italiane che sono strategicamente posizionate nelle sue catene di approvvigionamento.

Un altro ambito di rilievo è l'export di beni ambientali (EG), un settore in cui l'Italia eccelle, mantenendo la seconda posizione nell'Unione Europea. Il 2024 vedrà i prodotti connessi alla protezione dell'ambiente e quelli "più puliti" in prima linea, con un'aspettativa di crescita notevole, trainata dalla meccanica strumentale e dagli apparecchi elettrici.

Gli investimenti verdi, insieme al supporto delle politiche europee, prospettano per il biennio 2025-26 un'accelerazione che potrebbe superare il 14% annuo, rafforzando l'export italiano di beni ambientali in un mercato sempre più orientato alla sostenibilità.

 

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