Che ci piaccia o no, sono le ultime tendenze del mondo del lavoro a modificare – anche leggermente – le nostre passioni.
È sempre bene seguire il cuore, ma è altrettanto valido il principio per cui per un percorso di carriera di successo è importante conoscere il panorama occupazionale e sapere in che modo incanalare le proprie attitudini. Dunque, una domanda da farsi dopo la laurea in lingue – ma anche dopo tutti gli altri titoli universitari – è: “Quale lavoro posso fare?”. Vediamo insieme alcuni sbocchi occupazionali.
Perché intraprendere un percorso nell’export management dopo la laurea in lingue
Globalizzazione, internazionalizzazione e commercio transfrontaliero sono tutti termini coniati negli ultimi dieci anni per riflettere la realtà del commercio internazionale in cui siamo immersi. Consideriamo come il commercio tra aziende e persone in diversi Paesi sia una pratica che va avanti dalla notte dei tempi. Oggi le imprese hanno la possibilità di assottigliare le distanze servendosi di professionisti che conoscano le lingue, riuscendo a portare all’organizzazione quello che serve per capitalizzare il know-how interculturale per fare un passo avanti decisivo.
L'uso del linguaggio è fondamentale per esportare: per l'uso della lingua scritta in materiali come volantini, manuali e siti web, ma anche per comunicare con i clienti internazionali. È dunque facile immaginare come un’impresa che, al giorno d’oggi, scelga di commercializzare beni e servizi all’estero, possa incorporare nel proprio organico dei consulenti e, più in generale, dei professionisti che abbiano conseguito una laurea in lingue.
Ma la preparazione degli atenei universitari italiani, per quanto, come detto, abbastanza approfondita, e completa dal punto di vista teorico, potrebbe mancare di quelle competenze di tipo pratico che solo un Master di Alta Formazione può dare per lavorare nell’export management. Per acquisire quella spendibilità occupazionale e dare alla propria laurea in lingue una vocazione commerciale, moderna, è importante specializzarsi con un percorso differente.
Quale Master in Export Management frequentare per trovare lavoro e fare carriera
Scegliere un percorso dalla caratterizzazione Executive è la migliore mossa da fare nella valutazione dei Master in Export Management da frequentare dopo la laurea in lingue. Per accedere a sbocchi occupazionali come quello dell’export manager è indispensabile seguire questa formula, che presenta alcuni tratti distintivi: programma didattico pratico, Faculty Docenti selezionata tra professionisti che vivono ogni giorno il mondo del lavoro, Servizio Placement gratuito per la massimizzazione della spendibilità occupazionale del discente.
Il Master in Export Management di Alma Laboris Business School è uno strumento davvero indispensabile in tal senso, grazie a un programma di spendibilità completamente gratuito, curato da esperti in risorse umane che seguono il Partecipante sin dalle primissime lezioni del percorso.
L’attività del Placement gratuito di Alma Laboris Business School si concretizza in una promozione dei Profili alle oltre 6000 Aziende Partner del Network, nella creazione di tutti gli strumenti per la presentazione efficace del profilo alle realtà italiane e internazionali della nostra Rete, e in tante altre attività di carattere individuale.