Riattribuzione delle perdite fiscali: a cosa serve e quando è necessaria
La riattribuzione delle perdite fiscali è un meccanismo che consente alle imprese di utilizzare le perdite fiscali generate in un determinato periodo fiscale per ridurre l'imposta sul reddito dovuta in periodi successivi. Curioso di approfondire l’argomento? Prosegui la lettura per saperne di più!
Funzione ed esempi pratici di questo elemento
In genere, le perdite fiscali possono essere utilizzate per compensare il reddito imponibile generato dalla stessa impresa in un periodo fiscale successivo, fino ad un limite massimo di 5 anni. Tuttavia, in alcuni casi, può essere conveniente riattribuire le perdite fiscali ad altre imprese del gruppo.
Questo meccanismo è utilizzato soprattutto dalle imprese che fanno parte di un gruppo, per ottimizzare la gestione fiscale del gruppo stesso. In particolare, la riattribuzione delle perdite fiscali consente di ridurre l'imposta sul reddito complessivo del gruppo, utilizzando le perdite di una società per compensare il reddito imponibile di un'altra società del gruppo.
Ad esempio, supponiamo che una società A abbia generato una perdita fiscale di 100.000 euro in un determinato periodo fiscale e che un'altra società B del gruppo abbia generato un reddito imponibile di 200.000 euro nello stesso periodo. In questo caso, la società A potrebbe riattribuire la propria perdita fiscale alla società B, compensando il proprio reddito imponibile con la perdita e riducendo così l'imposta dovuta.
Per poter utilizzare questo meccanismo, le imprese devono rispettare le condizioni e i limiti previsti dalla normativa fiscale. In particolare, la riattribuzione delle perdite fiscali deve essere effettuata tra imprese che fanno parte dello stesso gruppo e che adottano il regime di consolidato fiscale, e deve rispettare i limiti di utilizzo delle perdite previsti dalla legge.
by
Redazione Tributario