Decontribuzione Sud DL agosto confermata in Legge Bilancio 2021: cosa dice l’INPS
L'INPS, con recente messaggio dell'11 gennaio 2021, reinterpreta le agevolazioni della decontribuzione Sud che penalizzano anche le Agenzie di somministrazione di lavoro.
L’Istituto fa delle precisazioni riguardo alcuni elementi che hanno destato e destano preoccupazioni per consulenti del lavoro e responsabili dell’amministrazione del personale, ma più in particolare per le Agenzie per il Lavoro.
Decontribuzione Sud, a chi spetta: i requisiti originariamente previsti
Si ricorda che con la circolare n. 122 del 22 ottobre 2020, l’Istituto ha già fornito le prime istruzioni per la gestione degli adempimenti previdenziali connessi all’applicazione del beneficio contributivo, chiarendo che la decontribuzione Sud possa essere riconosciuta alle aziende che abbiano sede legale o unità operativa/e nelle regioni cosiddette svantaggiate.
Per quanto concerne le ApL, facendo seguito a precedenti interlocuzioni, l’INPS ribadisce a suo avviso che per la previsione dall’articolo 27 del decreto-legge n. 104/2020, l’esonero spetta ai datori di lavoro privati la cui sede di lavoro sia ubicata in una delle regioni cosiddette svantaggiate, intendendosi come sede di lavoro anche la sede secondaria ovvero l’unità operativa dell’azienda ove il lavoratore dipendente svolge la sua attività.
A chi spetta la decontribuzione Sud, cosa dice il messaggio INPS
Per l’Istituto di Via Ciro il Grande, nell’ambito della somministrazione di manodopera, il rapporto di lavoro viene instaurato tra il lavoratore e l’Agenzia di somministrazione; quest’ultima è parte datoriale del contratto individuale di lavoro e pertanto deve richiedere, ove spettante, il riconoscimento dei benefici contributivi.
Il beneficio in esame non è riconoscibile allorquando il lavoratore in somministrazione, pur svolgendo la propria attività lavorativa in unità operative dell’azienda utilizzatrice ubicate nelle aree svantaggiate, sia formalmente incardinato presso un’Agenzia di somministrazione situata in una regione diversa da quelle ammesse ad usufruire dello sgravio, in quanto, ai fini del legittimo riconoscimento della decontribuzione, rileva la sede di lavoro del datore di lavoro e non dell’utilizzatore.
A tal riguardo secondo l’Istituto solo le agenzie con sede legale, ovvero operativa, nelle zone svantaggiate che assumono per somministrazione nelle suddette zone possono fruire della decontribuzione Sud, limitando ovvero non riconoscendo le agevolazioni in tutti gli altri casi. Quanto sopra, preoccupa il settore della somministrazione anche alla luce del prolungamento del beneficio in trattazione previsto dalla L. 178/2020 (legge di Bilancio 2021), che tra le altre prevede anche questa agevolazione per datori di lavoro.
Decontribuzione Sud e ricalcolo tredicesima, come funziona
Aspetto ulteriore che non mancherà di creare qualche disappunto è quello riferito al ricalcolo della tredicesima. Per l’INPS in considerazione dell’espresso riferimento ad uno specifico e delimitato periodo temporale di fruizione dell’esonero (ottobre 2020 - dicembre 2020), la decontribuzione può trovare applicazione anche sulla contribuzione relativa alla tredicesima mensilità erogata a dicembre 2020, ma solo per i ratei maturati nell’ultimo trimestre 2020.
I datori di lavoro o i loro consulenti che avessero già calcolato l’esonero in argomento sull’intera tredicesima mensilità, procederanno alla rideterminazione dell’importo spettante alla luce delle limitazioni poste dall’Istituto effettuando i conguagli a debito con le denunce di competenza gennaio 2021 ed in pagamento il 16 febbraio 2021.
Dott. Michele Regina
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Dott. Michele Regina