Regimi speciali IVA: cosa sono e cosa prevedono
Chi svolge determinate attività può beneficiare dei cosiddetti regimi speciali Iva: ne esistono di diversi, ognuno con le sue peculiari caratteristiche. Vediamo nel dettaglio quali sono e cosa prevedono.
Le principali tipologie di regimi speciali IVA
Il regime del deposito doganale serve innanzitutto a immagazzinare merci non comunitarie, senza che siano assoggettate ai dazi di importazione e alle misure di politica commerciale. Sono previste diverse categorie di deposito a seconda della tipologia di utilizzo (A, B, C, D, E, F, G) e possono essere pubblici o privati.
L’idea di base è quella di consentire l’accesso ai regimi speciali in maniera molto più rapida, senza particolari barriere o impedimenti, permettendo alle aziende di scegliere nella massima libertà quali operazioni doganali porre in essere, evitando o posticipando l’applicazione dei dazi e dell’Iva.
Ma quanti sono questi regimi? Come possiamo catalogarli? Scopriamoli nel dettaglio!
- Regime del margine: questo si applica a chi svolge un’attività di vendita di beni usati;
- Regime speciale monofase: in questo caso gli obblighi formali e sostanziali sono di competenza solo del soggetto che produce il bene o il servizio, e che quindi paga l’imposta sulla base del prezzo finale di vendita. Questo regime si applica ad esempio per il commercio di Sali e tabacchi prodotti dal Monopolio di Stato, per quello editoriale, ma anche sui gestori dei telefoni pubblici o sulla vendita di biglietti per il trasporto urbano;
- Regime speciale IVA per le agenzie di viaggio: sia per ciò che concerne la vendita di pacchetti turistici che per acquisti di ticket per conto dei clienti;
- Regime speciale Iva per l’editoria: all’attività di commercio al pubblico di giornali e libri si applica un regime monofase.
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Redazione Export