Cosmetica Made in Italy, +14% per le esportazioni: sono il traino della ripartenza
Sono le esportazioni a trainare la ripartenza della cosmetica Made in Italy. Lo stabiliscono le previsioni di chiusura d’anno del Centro Studi di Cosmetica Italia, l’associazione nazionale delle imprese del comparto.
Secondo quanto riportato, le esportazioni, a fine anno, avranno una crescita di 4,7 miliardi, il 14% in più rispetto al valore attuale.
Le proiezioni raccontano di un balzo in avanti rispetto ai 4,2 miliardi del 2020 e ai quasi 5 miliardi del 2019 pre-crisi. La bilancia commerciale, inoltre, supererà i 2 miliardi di euro.
Dati che dimostrano come questo settore possa tornare, in tempi relativamente brevi, a rivestire una certa importanza nello scenario mondiale, in cui l’Italia ha sempre avuto un ruolo egemone. Per raggiungere i livelli pre-Covid si dovrà aspettare il 2022, ma il trend che il settore sta registrando fa ben sperare.
Le prime dieci destinazioni per valore dell’export cosmetico italiano, che registrano ritmi sostenuti di crescita, vedono al primo posto la Francia (262 milioni di euro e +6,6%) seguita da Germania (232 milioni di euro e +11,4%) e Stati Uniti, prima destinazione extra europea.
“Anche nel pieno delle difficoltà, legate alle iniziative di contrasto alla diffusione del virus, le imprese cosmetiche italiane hanno fatto leva sulla propria natura competitiva e sulla capacità di reazione al punto di contrastare in maniera evidente le negatività dell’ambiente economico-finanziario sia in Italia che all’estero. Occorre ricordare, con orgoglio, che fin da subito il nostro si è distinto come un settore solidale, capace di riconversioni record, raccolte fondi e donazioni”, le dichiarazioni del Centro Studi nello scorso giugno. Ancora oggi attuali, per un settore in decisa ripresa.
by
Redazione Export Management