Esportatore autorizzato 2020, cosa significa e come si diventa: come ottenere lo status
Uno status che permette ai soggetti giuridici di attestare l’origine preferenziale del prodotto, rilasciando dichiarazioni a prescindere dal valore della merce commercializzata. Ecco come funziona
Una delle qualifiche più interessanti nell’ambito dell’export di merci è quella di esportatore autorizzato, uno status che caratterizza una figura in base a specifiche facilitazioni previste dalla normativa doganale comunitaria e da accordi tra UE e Stati membri, e che si acquisisce dopo aver ottenuto l’apposita autorizzazione dall’Agenzia delle Dogane. Ecco che cosa significa, e come si diventa esportatore autorizzato.
Cosa significa esportatore autorizzato? I vantaggi di questo status
Lo status di esportatore autorizzato è un elemento che caratterizza alcuni soggetti economici. Si tratta di una qualifica che può essere attribuita a una figura a fronte di una richiesta da presentare agli Uffici delle Dogane. Questa facilitazione viene rilasciata dalle autorità doganali, che consente loro di attestare il carattere originario di un prodotto.
Ma cosa significa, nella pratica, essere esportatore autorizzato? Questo status permette all’operatore di poter attestare l’origine preferenziale direttamente sulla fattura indipendentemente dal valore della merce esportata. Un plus fondamentale sotto diversi punti di vista, in particolar modo perché sostituisce il precedente certificato Eur1 in tante operazioni.
I vantaggi derivanti dal possedere una qualifica di esportatore autorizzato sono molteplici. Avere questo status, infatti, permette, rispetto al passato, di eliminare i tempi di attesa in dogana per il rilascio del certificato Eur1, annullare i costi connessi con l’emissione, ridurre i rischi di errore. Le prove di origine preferenziale, costituite appunto dallo status di esportatore autorizzato, consentono al soggetto di importare esente dazio o a dazio ridotto, ottenendo dunque un beneficio.
Come diventare esportatore autorizzato: ultime news su proroga
Per avere la qualifica di esportatore autorizzato è necessario presentare una preventiva richiesta all’Agenzia delle Dogane. Quest’ultima dovrà approvare l’autorizzazione, in base a specifici requisiti, enunciati dagli articoli 90 e 117 delle Disposizione di attuazione del Codice (Reg. Cee 2454/93, di seguito DAC) e dagli accordi di libero scambio siglati dall’Unione Europea con i paesi terzi: “le autorità doganali della Comunità possono autorizzare qualsiasi esportatore (…) che effettui frequenti esportazioni (…), a compilare dichiarazioni su fattura indipendentemente dal valore dei prodotti in questione. L’esportatore che richiede tale autorizzazione deve offrire alle Autorità doganali soddisfacenti garanzie per l’accertamento del carattere originario dei prodotti”.
Dunque, per ottenere la qualifica di esportatore autorizzato occorre effettuare frequenti esportazioni, e offrire delle garanzie soddisfacenti per quanto riguarda il carattere originario del prodotto che viene esportato. Per quanto riguarda il 2020, lo status di esportatore autorizzato deve essere richiesto entro il 21 giugno 2020, per effetto dell’ultima proroga concessa da parte dell’Agenzia delle Dogane. La proroga ai termini è stata pensata per contribuire all’eliminazione del certificato Eur1, e per consentire agli esportatori di beneficiare dei vantaggi che questa qualifica porta con sé.
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Redazione Business School